“Il rapporto Draghi è un eccellente set di analisi e raccomandazioni all’UE, concordo con la maggior parte di esse. C’è però solo un gusto di fondo al suo interno. Nella mia conoscenza dell’Europa, è un po’ l’espressione di aziende e grandi aziende e, in più, di un leggermente superato complesso industriale franco-tedesco. Francia e Germania sono temporaneamente le due parti più deboli dell’UE in economia e politica, stavano per dominare la scena quando l’UK uscì ‘inavvertitamente’ dall’UE. Ora ogni tanto vengono aiutate dall’Italia con i cromosomi neo-corporativisti. Io applicherei un test alle proposte Draghi, molte delle quali lo passerebbero. Ma se esse prevedono di aumentare la competitività europea indebolendo nel processo le aree dove le decisioni nell’UE sono già sovranazionali (commercio, competizione, politica monetaria), allora sono contro”. Così il senatore a vita ed ex premier Mario Monti alla presentazione di ‘Permacrisi’, libro del Nobel Michael Spence, a Milano.