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Né sconti né regali: Sinner fa il cannibale alle Atp Finals. E ora (forse) Alcaraz o Zverev

Nessun "salvataggio" di Medvedev: così fanno 7 vittorie nelle ultime otto sfide contro il russo

Non si fanno calcoli, non si fanno sconti e neppure regali. Tre partite vinte, sei set conquistati e zero persi, già 600 punti messi da parte. Dopo i successi su Alex de Minaur e Taylor Fritz, Jannik Sinner chiude il suo gruppo alle Atp Finals battendo anche Daniil Medvedev per 6-3 6-4. O meglio, eliminandolo […]

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Non si fanno calcoli, non si fanno sconti e neppure regali. Tre partite vinte, sei set conquistati e zero persi, già 600 punti messi da parte. Dopo i successi su Alex de Minaur e Taylor Fritz, Jannik Sinner chiude il suo gruppo alle Atp Finals battendo anche Daniil Medvedev per 6-3 6-4. O meglio, eliminandolo dal torneo. All’azzurro bastava un set per avere la certezza del primo posto, dopo aver avuto la sicurezza della semifinale già nel pomeriggio, con il set strappato da De Minaur a Fritz. Ha scelto ancora una volta di vincere, imponendo la sua superiorità.

Niente da fare per Medvedev, a cui serviva obbligatoriamente vincere due set a zero. Impossibile contro questa versione di Sinner. Il miracolo insomma non è riuscito, il trend si mantiene quello visto 7 volte negli ultimi 8 scontri tra i due. La sfida di Torino segna pure il definitivo sorpasso del numero 1 del mondo anche nei precedenti contro il moscovita: 8 a 7. E pensare che solo un anno fa il bilancio era 6-0 per il russo, all’epoca autentico spauracchio dell’azzurro.

Quella di Torino non è stata una prova dominante come era successo a Shanghai un mese fa, ma una sfida molto più equilibrata, Eppure, non si è mai avuta la sensazione che Sinner potesse perderla. Nemmeno quando Medvedev ha recuperato il break di svantaggio a inizio secondo set. Il leader della classifica è stato ancora una volta concreto, perfetto nei momenti importanti. Ha alzato ancora di una tacca il suo livello di gioco. L’obiettivo è essere al massimo per la semifinale, dove potrebbe affrontare uno tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev. Ma anche Casper Ruud e, teoricamente, Andrey Rublev. Nell’altro gruppo tutto è ancora aperto.

Sinner va per la sua strada, incurante di tutto e tutti. Ha scelto di estromettere uno degli avversari più temibili (sulla carta), che con la sua esperienza poteva rappresentare un pericolo nel prosieguo del torneo. D’altronde Medvedev è già stato Maestro nel 2020, sa come si vince questo appuntamento. Insomma, niente remake del “salvataggio Djokovic” alle Finals 2023, meglio non rischiare. La stella polare è sempre vincere, accumulare fiducia e punti. L’azzurro non fa regali, però alla fine li fa lo stesso. La sua vittoria infatti ha dato la possibilità a Fritz (vittorioso su De Minaur in rimonta) di eguagliare il risultato di due anni fa, quando venne sconfitto da Novak Djokovic.

“La prima uscita con De Minaur – ha ripercorso il girone Sinner – era molto difficile perché non giocavo da diversi giorni e avevo avuto un virus. La seconda contro Fritz era molto importante perché mi ha portato in una posizione ottima per qualificarmi. Quella di stasera spero che mi dia confidenza per la semifinale. Speriamo di alzare il livello, ma sono già contento di come sto giocando”. E se è contento lui, lo sono tutti. Tranne i suoi avversari, ovviamente.