No, non è normale. Il numero 1 può vincere, ma non far sembrare un allenamento quella che sulla carta sarebbe la semifinale delle Atp Finals. Invece finora Jannik Sinner a Torino è sembrato un marziano, non solo il più forte: zero set persi e appena due break concessi, fino alla dominante vittoria per 6-1 6-2 […]
No, non è normale. Il numero 1 può vincere, ma non far sembrare un allenamento quella che sulla carta sarebbe la semifinale delle Atp Finals. Invece finora Jannik Sinner a Torino è sembrato un marziano, non solo il più forte: zero set persi e appena due break concessi, fino alla dominante vittoria per 6-1 6-2 contro Casper Ruud. “Sono sorpreso anche io”, ha commentato il numero 1 al mondo in conferenza stampa dopo il match, “sarebbe una bugia se vi dicessi che è tutto normale“.
Il livello di Sinner impressiona Sinner stesso: “Non do mai per scontato quello che riesco a fare in campo”, dice. Ribadendo però che “non è assolutamente normale” giocare un torneo con i migliori 8 al mondo e farlo sembrare una passeggiata di salute. Anche se l’altoatesino ammette di aversi messo le Atp Finals nel mirino già da tempo: “Mi sono preparato molto bene perché sono venuto qua una settimana prima per prepararmi ilmeglio possibile. Anche durante la stagione avevo fatto certe scelte per essere abbastanza fresco a fine anno. In questo periodo i giocatori sono molto stanchi, quindi ogni piccola cosa può fare la differenza”.
Anche per questo, però, Sinner sa che la finale contro Taylor Fritz è una storia a sé: “Fritz secondo me ha giocato anche un’ottima partita contro di me, la differenza l’hanno fatta pochi punti e la finale sarà simile. Quindi dovrò stare molto attento in qualsiasi momento. Sarà una partita molto delicata: dovrò cercare di stare lì tutti i punti e poi vediamo”. Cautela ma non ansia, perché Sinner ama la pressione della finale: “Sono in finale come l’anno scorso, ma in 12 mesi sono cresciuto come giocatore. Sono felice di essere in questa posizione. È un’occasione davvero speciale. Spero di divertirmi“.