“A spanne, con prudenza, direi che questa sentenza dovrebbe eliminare almeno per ora la possibilità del referendum“. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si sbilancia sull’effetto della decisione della Corte costituzionale che ha svuotato la legge sull’autonomia differenziata, dichiarando illegittime sette previsioni centrali del provvedimento, a partire dalla possibilità di delegare alle Regioni intere materie di competenza dello Stato. “La sentenza della Corte, letta così, a spanne è più che equilibrata, la condivido. Naturalmente dico “a spanne” perché per dare una interpretazione tecnicamente corretta occorre leggere la motivazione, che sarà sicuramente articolata e molto lunga. Detto questo, è sicuro che produrrà un avanzamento probabilmente di mesi o forse anche di anni verso una soluzione definitiva, questo fa parte della tecnica”, dice il Guardasigilli. E alla domanda se la pronuncia impedirà lo svolgimento dei referendum abrogativi chiesti dagli elettori e da vari Consigli regionali, risponde: “Bisognerà leggere le motivazioni, ma direi di sì“.
A decidere sulla celebrazione dei referendum sarà l’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione, che dovrà valutare se l’effetto abrogativo della sentenza sia in grado di assorbire i quesiti depositati. Secondo Nordio sarà così, perché la Consulta, dice, “è intervenuta pesantemente su alcuni settori che sono quelli proprio tipici del referendum“. In realtà tra i quesiti depositati ce n’è uno totalmente abrogativo della legge, che dovrebbe sopravvivere alla decisione: la parte “residua” della riforma, infatti, rimane in vigore e può essere ancora cancellata. L’Ufficio centrale, peraltro, può anche chiedere ai promotori del referendum di riformulare i quesiti per renderli aderenti al mutato quadro normativo. Dall’opposizione interviene sul tema la segretaria Pd Elly Schlein: “La Corte costituzionale ha dato una sonora bocciatura all’autonomia differenziata di Calderoli e Meloni. Dovremo aspettare le approfondite motivazioni per capire come inciderà sui quesiti referendari su cui un ampio comitato di forze civiche e politiche, tra cui noi, ha raccolto più di 500mila firme. Noi sicuramente andremo avanti a dire, come diciamo da prima della pronuncia della Consulta, che questo governo si deve fermare, deve abolire e abrogare questa legge“.
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La Redazione
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Calderoli è il ministro degli affari incostituzionali. La responsabilità di aver scritto una legge pessima è solo sua e di Giorgia Meloni, che ha trascinato il governo in questo fallimento". Così Alessandro Zan del Pd sui social.
"Quindi non se la prenda con le opposizioni, che nelle democrazie hanno il dovere e il diritto di incalzare la maggioranza quando intraprende strade sbagliate: noi lo avevamo detto, ma sono andati a sbattere. L’autonomia è una questione seria, questo governo l’ha trasformata in una bandiera ideologica e ha fallito".
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - “Incredibile quanto non finisca mai di stupire Calderoli. Augurarsi che le opposizioni possano tacere per sempre è quanto di più antidemocratico possa uscire dalla bocca di un Ministro della Repubblica, un uomo dello Stato le cui parole disonorano la carica che ricopre". Così in una nota la senatrice Alessandra Maiorino, vice capogruppo M5S al Senato.
"Più passa il tempo e più gli esponenti di governo dimostrano il loro vero volto, fatto di autoritarismo e insofferenza verso qualunque pensiero diverso dal loro. Di una cosa può star certo Calderoli: finché avremo voce non staremo mai zitti e buoni, soprattutto su una riforma così aberrante quale è l’autonomia differenziata che lui stesso ha concepito e che sta facendo acqua da tutte le parti”.
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Il nervosismo dilaga nella Lega: Calderoli infatti, dopo la sonora sberla ricevuta, anziché rispettare la Corte e bloccare immediatamente le intese con le regioni del nord, vorrebbe che le opposizioni stessero zitte per sempre. Per ora l’unica a tacere è la presidente Meloni che ancora non ha preso le distanze dalle farneticazioni del suo ministro. Noi, il Pd, continueremo a batterci contro chi vorrebbe spaccare l’Italia e mettere in discussione la coesione e l’unità nazionale. E lo faremo a voce altissima!". Lo scrive in una nota Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne nella segreteria nazionale Pd.
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - “Da Calderoli parole inaccettabili, basta strappi. Sembra il Papete, Meloni prenda immediatamente le distanze” così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè, che aggiunge: “Calderoli dovrebbe solo vergognarsi per aver presentato alle Camere un provvedimento incostituzionale. Il governo la smetta con le forzature e rispetti la Corte Costituzionale che ha detto con chiarezza che ad intervenire deve essere il parlamento”.
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Al posto di un bagno di umiltà dopa la sberla della sentenza della Corte Costituzionale, Calderoli reagisce attaccando con arroganza l'opposizione". Lo dichiara Alessandro Alfieri, responsabile Riforme e Pnrr nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
"Forse è proprio a lui che servirebbe un periodo di silenzio per riflettere su tutti i punti di illegittimità costituzionale che la Corte ha sollevato e sul fatto che la legge che porta il suo nome sia stata smontata pezzo per pezzo. Piuttosto, in un residuo rispetto verso le istituzioni, blocchi subito i negoziati sulle intese con Lombardia e Veneto. Come timidamente incominciano a chiedere anche esponenti della sua maggioranza".
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Il Ministro Calderoli è ancora confuso dopo la drastica bocciatura da parte della Consulta della sua riforma sull'autonomia differenziata. Invece di permettersi di intimare alle opposizioni cosa fare, chieda scusa all'italia per aver provato a distruggere l'unità nazionale con una legge palesemente incostituzionale". Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei, Piero De Luca.
"Si metta l'anima in pace. Le opposizioni avevano ragione a contestare questa Riforma e non arretreranno di un millimetro, ma continueranno a difendere come fatto finora i principi di solidarietà e coesione a fondamento della nostra Costituzione da maldestri e pericolosi attacchi della destra".
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "I Paesi dove i governi lavorano affinché 'le opposizioni tacciano per sempre' sono dittature. Anche se è scosso dalla demolizione della sua legge da parte della Corte Costituzionale, il Ministro Calderoli si faccia una ragione del fatto che l'Italia è e resterà una democrazia". Così il senatore Pd, Dario Parrini, sui social.
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