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Bersani a La7: “Meloni e Salvini? Sovranisti della mutua, stanno coi ricchi come Musk e cercano consenso scagliando i poveri contro i disperati”

“Questi sono sovranisti della mutua, perché davanti a una dichiarazione di Elon Musk, che non è un cittadino qualsiasi e che ha sparato a zero non solo contro i giudici ma anche contro la nostra Costituzione, questo governo è stato zitto. È stato costretto a intervenire il presidente della Repubblica, ma non toccava mica a lui salvare la dignità del nostro paese”. Così a Otto e mezzo (La7) Pier Luigi Bersani risponde a Lilli Gruber che gli chiede come sia possibile che Salvini e Meloni, propugnatori del “riscatto del popolo contro le élite”, abbiano come modello Elon Musk e Donald Trump, cioè l’uomo più ricco del mondo e un miliardario.

Bersani cita a titolo d’esempio la legge di bilancio del governo Meloni: “Si sta disvelando via via un arcano che poi non è neppure un grande arcano, perché da sempre la destra sta coi ricchi e con chi dirige il traffico. Va a cercarsi il consenso dal popolo, scagliando il ceto medio contro i poveri, i poveri contro i poveracci, i poveracci contro i disperati e i disgraziati. E lo fa con un po’ di propaganda e dando a ciascuno qualcosa, ma prendendolo sempre dal basso. Guardiamo la legge di bilancio – spiega – I soldi veri dove li hanno presi? Li hanno presi dai 17 miliardi in più di Irpef, che per il 90% è pagato da lavoratori dipendenti e da pensionati, e dai 3 miliardi risparmiati del reddito di cittadinanza, cioè dalla povertà. Ricordo che le prime 5 banche di questo paese, alla fine del 2024, avranno fatto, mal contati, 25 miliardi di utilI. Gli hanno preso 2 o 3 miliardi per darli alla sanità? No, gli hanno chiesto un prestito che sarà restituito nel 2027. Ma dare prestiti è il mestiere delle banche”.

Nel finale, Bersani rilancia il suo auspicio perché si costruisca un’alternativa strutturale di centrosinistra: “L’ho sempre detto, qui c’è il carro davanti ai buoi, cioè la sensibilità sull’esigenza di un’alternativa è più avanti del progetto politico, che invece dovrebbe essere quello che tira il carro. Su questo c’è un ritardo colpevole, perché non corrisponde a una sensibilità che c’è e che potrebbe essere suscitata sul serio. Io ne vedo le condizioni potenziali, manca quell’elemento non da poco, che è dare fisicità al progetto di alternativa”.
“Lei lo dice da quando Meloni ha vinto, quindi da oltre 2 anni – replica Gruber – Ma non è che l’ascoltino tantissimo”.
“E vabbè, io continuo a dirlo”, risponde sorridendo Bersani.