“La tua infamità non appartiene alla nostra mentalità”. È il contenuto di uno striscione che la Curva Nord dell’Inter, oggi ridenominata Secondo Anello Verde 1969, ha steso fuori da San Siro, come dimostrato dalla foto che la stessa tifoseria organizzata ha pubblicato sui profili social.

Uno striscione evidentemente collegato alla notizia, emersa nei giorni scorsi, del pentimento di Andrea Beretta, l’ormai ex capo ultras in carcere dallo scorso 5 settembre per l’omicidio di Antonio Bellocco il rampollo di ‘ndrangheta che a sua volta progettava di ammazzarlo – e poi riarrestato nella maxi-inchiesta sulle curve di Inter e Milan.

Beretta ha iniziato a parlare e a collaborare con il pubblico ministero Paolo Storari da qualche settimana nel corso degli interrogatori ricostruendo le dinamiche criminali della curva e tutto ciò che ruota attorno ai suoi affari, compreso l’omicidio di Vittorio Boiocchi, lo ‘zio’ assassinato sotto la sua abitazione nell’ottobre di due anni fa poco tempo dopo il suo ritorno “in pista” e le pressioni esercitate per tornare a controllare i business legati allo stadio.

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