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“Non voglio quelle banane. Mettetele lontane da me!”: la fobia di Paulina Brandberg, ministro per l’uguaglianza di genere della Svezia

Su un tabloid sono apparse le lettere dello staff indirizzate a hotel e ministeri

di F. Q.
“Non voglio quelle banane. Mettetele lontane da me!”: la fobia di Paulina Brandberg, ministro per l’uguaglianza di genere della Svezia

Una semplice richiesta è diventato un caso nazionale in Svezia. Secondo quanto riporta il tabloid svedese Expressen, il ministro per l’uguaglianza di genere svedese, Paulina Brandberg, ha una fobia particolare. La Brandberg non vuole assolutamente vedere le banane ed è per questo che il team che la segue spesso manda degli avvisi negli hotel, dove la ministra soggiorna, per far rimuovere sia nella stanza che, eventualmente, nei corridoi e in altri posti il frutto esotico giallo.

L’Expressen è entrato in possesso delle mail che sono state mandate dallo staff del ministro e quello che è evince è che soffrirebbe di “una forte allergia alle banane”. Quindi le dritte sono anche riservate ai cibi, non deve esserci alcuna traccia della banana. In una mail scritta al presidente del parlamento svedese Andreas Norlén, lo staff della Brandberg aveva chiesto che non ci fosse “nessuna traccia di banane” negli spazi adibiti a una riunione a cui la ministra avrebbe partecipato. Rispondendo positivamente alla richiesta, lo staff dell’interlocutore aveva ironizzato: “Probabilmente ci sarà una torta per il caffè e ci assicureremo che non contenga banane”.

“Paulina Brandberg ha una forte allergia alle banane, quindi sarebbe gradito che non ci fossero banane nelle aree in cui soggiornerà”, si legge in una delle mail del ministero indirizzate all’Agenzia giudiziaria norvegese in vista di un pranzo di lavoro. “Non sono ammesse banane nei locali”, si specifica in un’altra mail inviata a un consiglio amministrativo di contea.

Nulla di nuovo perché a quanto pare il ministro sui social aveva già dichiarato nel 2020 di non gradire il frutto. Allora scriveva: “Ho la fobia più strana del mondo. È una specie di allergia, si potrebbe dire, ma voglio farmi aiutare da un professionista“.

Se dal punto di vista mediatico la vicenda ha destato scalpore, a difendere il ministro è stato il premier svedese, Ulf Kristersson: “Ho molto rispetto per le persone che hanno fobie diverse. Sono turbato quando un ministro laborioso soffre per una fobia e la gente lo prende in giro”.

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