Sergio Mattarella ha firmato la legge che introduce il reato universale di maternità surrogata, approvato in via definitiva dal Senato il 16 ottobre. La promulgazione, apprende l’Ansa, è arrivata il 4 novembre, l’ultimo giorno prima della partenza del presidente della Repubblica per la visita in Cina. Lunedì il testo sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore dopo 15 giorni.
L’apparente mancata firma del capo dello Stato aveva dato origine a speculazioni su una sua presunta contrarietà al provvedimento, che rende la gestazione per altri perseguibile penalmente nel nostro Paese anche nel caso in cui le coppie vi abbiano fatto ricorso all’estero. Il reato è punito con la reclusione dai tre mesi ai due anni e con la multa da seicentomila euro a un milione.
“Saremo l’unico Paese al mondo che definisce reato universale una pratica che invece è legale in molti altri paesi, e quindi già nel nome questa legge cozza con la realtà, non avendo nulla di universale”, commenta il segretario di +Europa Riccardo Magi. “Questo governo in pratica se la canta e se la suona, peccato che a fare le spese della loro sadica approssimazione siano le famiglie e i loro bambini”.