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“Mi sono messo a piangere per la serie Qui non è Hollywood”: il fratello di Sarah Scazzi rompe il silenzio

Claudio ha rotto il silenzio dopo aver visto la serie tv condividendo dei commenti social

di F. Q.
“Mi sono messo a piangere per la serie Qui non è Hollywood”: il fratello di Sarah Scazzi rompe il silenzio

Si è molto discusso della serie tv targata Disney+ “Qui non è Hollywood” (senza il nome di Avetrana dopo le polemiche locali) che racconta l’omicidio di Sarah Scazzi, per l regia di Pippo Mezzapesa con Vanessa Scalera, Paolo De Vita, Giulia Perulli, Imma Villa e Federica Pala. Il fratello della vittima, Claudio, ha rotto il silenzio ed ha commentato sui social quanto ha visto. Anzitutto si è complimentato per la prova d’attore – ma anche per la somiglianza fisica – di Leonardo Bianconi che nella serie lo interpreta: “Un plauso a Leonardo Bianconi che mi ha impersonato nella serie televisiva”. Un altro follower ha evidenziato come la produzione fosse “veramente bella ma nello stesso momento triste mi sono messo a piangere”. La risposta di Claudio è stato: “Sì, è capitato anche a me”. +

Una presa di posizione forte ed ufficiale dopo che, in un primo momento quando è uscita la serie, il diretto interessato su Instagram aveva scritto: “In tanti mi state chiedendo un giudizio sulla serie di 4 puntate su Sarah , io non ho mai pregiudizi su niente e su nessuno , valuto gli elementi oggettivi che ho a disposizione”.

“Qui non è Hollywood” ripercorre la tragica vicenda di Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa da Avetrana il 26 agosto 2010 e ritrovata senza vita in un pozzo dopo 42 giorni di ricerche. Un caso che ha sconvolto l’Italia e ha acceso i riflettori sul piccolo paese pugliese, diventato simbolo di un’Italia oscura e provinciale.

Il regista Mezzapesa e il produttore Matteo Rovere hanno chiarito che la trama si basa sul libro “Sarah, la ragazza di Avetrana” di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, e si attiene ai fatti emersi durante il processo, senza prendere posizione sulla colpevolezza o l’innocenza degli imputati. La serie è accompagnata dalla canzone “La banalità del male“, scritta e interpretata da Marracash e prodotta da Marz.

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