Il New York Young Republican Club è il più vecchio e grande club repubblicano per la fascia tra i 18 e 40 anni. E ogni anno a dicembre c’è un evento con relatori, cene e ovviamente ospiti come Donald Trump. Per partecipare bisogna essere invitati e ovviamente pagare un biglietto che in alcuni casi supera i 1000 dollari. Ebbene Transparency international, ong che si occupa di corruzione, chiede verifiche su cinque eurodeputati di destra – tra cui l’italiana Susanna Ceccardi – che non avrebbero dichiarato le spese di un loro viaggio a New York per partecipare a un gala con Donald Trump.

Secondo quanto rivela il Guardian l’ufficio di Bruxelles dell’organizzazione ha scritto all’organo di controllo del Parlamento europeo sulla condotta degli eurodeputati, sollecitando un’indagine sui cinque politici sulla possibile mancata dichiarazione relativa alle spese di viaggio e ai biglietti per partecipare alla cena del New York Young Republican Club (Nyyrc) a dicembre del 2023

La richiesta della ong – Secondo Transparency International, due dei cinque eurodeputati non avrebbero dichiarato le spese già al gala dell’anno precedente. I cinque politici finiti nel mirino sono due ungheresi di Fidesz, Kinga Gal e Ernö Schaller-Baross, il tedesco dell’Afd Maximilian Krah, che si era dimesso da capolista alle europee dopo aver affermato che “non tutte le SS erano criminali” e sotto inchiesta anche per sospetti finanziamenti russi e cinesi, la leghista italiana Ceccardi, e l’austriaco membro del Partito della libertà Harald Vilimsky. Ceccardi e Vilimsky sono entrambi membri del Nyyrc, appartenenza che non viola le regole europee.

Richiesti di un commento, quattro dei cinque parlamentari – non ha risposto Vilimsky – hanno smentito al Guardian ogni accusa di aver violato le regole, spiegando che i loro viaggi sono stati finanziati o dal governo, o dal partito o dal loro gruppo al Parlamento europeo o anche di tasca propria, secondo le regole vigenti.

Transparency International ha invitato l’organo di controllo del Parlamento europeo, che esamina le potenziali violazioni del codice di condotta, a indagare sulle modalità con cui gli eurodeputati hanno finanziato la loro partecipazione, “per escludere qualsiasi illecito“. “Per noi è molto importante che ci sia una completa e totale trasparenza sulla fonte di finanziamento di ogni viaggio”, ha affermato Shari Hinds, una responsabile della ong.

Cosa dice il regolamento – In base al codice di condotta del Parlamento europeo, le cui norme sono state inasprito nel 2023 dopo il Qatargate, gli eurodeputati sono tenuti a dichiarare quando una terza parte paga per la loro partecipazione a un evento, comprese le spese di viaggio, alloggio e altre spese. Sono previste esenzioni per la partecipazione a eventi finanziati da un lungo elenco di terzi, come i governi nazionali e regionali dell’Ue e i partiti politici europei. I deputati inoltre non sono tenuti a dichiarare i viaggi effettuati a proprie spese.

Ceccardi: “Insinuazioni, tutto documentato” – “Ogni insinuazione che l’europarlamentare Ceccardi abbia ricevuto contributi finanziari o altri benefici da terzi è di fatto inesatta. Tali affermazioni sono diffamatorie e rischiano di causare un danno significativo alla sua reputazione e alla sua integrità personale, rendendole perseguibili nelle sedi giudiziarie competenti”, ha fatto sapere in una nota l’ufficio dell’ex sindaca di Cecina. E l’eurodeputata aggiunge: “Insinuazioni senza alcun fondamento, peraltro già smentite dai fatti. Capisco che a qualcuno possa dare fastidio il nostro rapporto di amicizia con la galassia di Trump, il mondo repubblicano e conservatore americano e che per questo motivo si cerchi di attaccarci in tutti i modi. Peccato per loro che io non abbia mai avuto nulla da nascondere, anzi sono orgogliosa di essere stata l’unica rappresentante italiana all’evento del New York Young Republican Club, e non solo è stato fatto tutto alla luce del sole: è anche tutto documentato e approvato dal Parlamento europeo“.

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