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“La mia faccia si è gonfiata, non ci vedevo più”: spavento per il miliardario che non vuole invecchiare. Si è iniettato il grasso di un donatore in faccia

Il 47enne americano assume un centinaio di integratori al giorno e mangia 70 chili di purea di verdure al mese

di Emanuele Corbo
“La mia faccia si è gonfiata, non ci vedevo più”: spavento per il miliardario che non vuole invecchiare. Si è iniettato il grasso di un donatore in faccia

Non si può fermare lo scorrere del tempo. C’è però chi sogna di trovare il segreto dell’eterna giovinezza ed è disposto a tutto pur di non vedere i segni della vecchiaia farsi strada sul proprio corpo. Bryan Johnson è sicuramente una di queste persone. Il miliardario americano non è nuovo a esperimenti per invertire l’invecchiamento, ma questa volta qualcosa è andato storto. Sui propri canali social ha infatti documentato la reazione allergica scatenataglisi in viso dopo una delle sue trovate.

Iniettatosi il grasso di un donatore in faccia, Johnson si è gonfiato a tal punto che quasi non riusciva più a vedere. La reazione si è verificata 30 minuti dopo il trattamento: “Subito dopo le iniezioni la mia faccia ha iniziato a gonfiarsi. E poi è peggiorata fino a quando non riuscivo nemmeno a vedere” ha spiegato su Instagram. “È stata una grave reazione allergica”.

Quel giorno avrebbe dovuto incontrare un collega e lo ha avvertito per tempo con una telefonata: “Potresti non riconoscermi oggi. Penso di stare bene. Spero di stare bene. Se non sto bene, sei per caso addestrato a compiere azioni salvavita?”.

Il biohacker ha completamente stravolto il proprio stile di vita per perseguire l’ambizioso obbiettivo di restare “forever young”: assume un centinaio di integratori al giorno e mangia 70 chili di purea di verdure al mese, ad esempio, come riporta il Daily Mail.

La sua ultima trovata consiste nell’estrazione di cellule di grasso da parti del corpo come le cosce e l’addome e l’iniezione nel viso per ripristinare il volume della pelle. Bryan però non aveva abbastanza grasso nel corpo, anche perché ha ridotto il consumo calorico giornaliero e per questo ha perso peso e si è asciugato pure in faccia: “La gente pensava che fossi sull’orlo della morte”, ha detto. “Il grasso facciale, abbiamo scoperto, è piuttosto importante per il modo in cui le persone percepiscono la giovinezza. Non importava quanto fossero buoni i miei biomarcatori se non avevo grasso in faccia”. Da qui la decisione di ricorrere a un donatore.

L’intervento ha avuto un effetto collaterale, ma nessun danno permanente: “Sette giorni dopo la mia faccia era tornata alla normalità ed eravamo di nuovo in trincea a riformulare i piani per il nostro prossimo tentativo” ha puntualizzato lui stesso sui social.

Non è la prima volta che l’imprenditore fa discutere per gli escamotage a cui ricorre nel (vano) tentativo di diventare immortale. Lo scorso anno, ad esempio, aveva coinvolto il figlio adolescente e suo padre in uno scambio di sangue tra generazioni diverse per riparare i danni dovuti all’età.

Qualche decennio fa i Queen si domandavano: “Who wants to live forever”. Bryan Johnson ci crede ancora. Chissà quale sarà la sua prossima mossa.

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