Sepolti dalle macerie. Così sono morte almeno 26 persone, mentre altre 59 risultano ancora disperse, nell’ennesima strage di civili palestinesi a Gaza compiuta dall’esercito israeliano. La difesa civile della Striscia, per bocca del suo portavoce Mahmud Bassal, ha riferito che tra le vittime ci sono diversi bambini, colpiti da un attacco aereo che si è abbattuto sul nord dell’enclave palestinese.
Gli attacchi dello Stato ebraico non si sono limitati alla Striscia di Gaza. Dopo aver emesso un ordine di evacuazione per gli abitanti di tre settori della periferia sud di Beirut, gli aerei da guerra di Tsahal hanno colpito la periferia della capitale. “Vi trovate nei pressi di strutture vicine a Hezbollah contro le quali le Forze di Difesa israeliane sono pronte ad agire a breve”, si legge su uno dei messaggi diffusi dall’Idf agli abitanti di Hadath Beyrouth, Burj al-Barajneh e Chiyah. Non è ancora chiaro se e quante siano le vittime civili dell’attacco. Un attacco che, dicono sempre le Idf, arriva a poca distanza dall’ultima raffica di razzi lanciata dal Libano verso Haifa: “Dopo che le sirene hanno risuonato sulla baia di Haifa e nella Galilea occidentale alle 10.11 (le 9.11 italiane), sono stati individuati circa 20 proiettili che attraversavano il Libano verso il territorio israeliano. Alcuni di questi sono stati intercettati”.
Le azioni militari delle truppe israeliane per colpire Hamas e Hezbollah non frenano i malumori di chi continua a chiedere al governo guidato da Benjamin Netanayhu di trovare al più presto un accordo per la liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani del gruppo armato palestinese. Nella serata di sabato migliaia di persone si sono riversate in strada in diverse città del Paese per manifestare contro la strategia dell’esecutivo. E si contano anche dei fermi. Sei manifestanti, tra cui alcuni familiari di ostaggi, sono stati arrestati durante una manifestazione a Gerusalemme, vicino alla residenza privata del primo ministro Netanyahu. Tra gli arrestati c’è Noam Dan, parente dell’ostaggio Ofer Kalderon. Altre tre persone sono finite in manette, invece, per aver gettato due razzi illuminanti sul giardino della villa del primo ministro a Cesarea. Lo hanno reso noto stamani la polizia e lo Shin Bet che interrogheranno i tre: “Durante la notte, tre sospetti sono stati arrestati per il loro coinvolgimento nell’incidente”, si legge in una nota. Il premier non era presente al momento dell’azione. I tribunali hanno ordinato il divieto di pubblicazione di informazioni sulle indagini o l’identità degli indagati per 30 giorni.
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La Redazione
Roma, 17 nov. (Adnkronos) - Una delegazione Pd composta dalla responsabile della segreteria l’europarlamentare Annalisa Corrado e dal vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera, Andrea Casu ha partecipato a Largo di Torre Argentina al presidio organizzato da associazioni, realtà civiche e comitati per commemorare le vittime sulla strada e protestare contro la riforma del codice della strada del ministro Salvini che le associazioni hanno già ribattezzato 'codice della strage'.
“Ascoltiamo – dicono i parlamentari - il grido di dolore delle associazioni e dei comitati che oggi sono scese in piazza per ricordare le oltre 3000 vittime che ogni anno vengono uccise nelle nostre strade, un intero paese che scompare, e per chiedere al Governo di correggere il testo in discussione al senato per garantire più sicurezza stradale. Come Pd già alla Camera e adesso al Senato abbiamo presentato emendamenti per mettere la difesa della vita al primo posto. Non sprechiamo questa occasione per andare nella direzione della prevenzione, di costruire città più sicure, vivibili e a misura di persona”.
“Mentre si scrive un decreto pasticciato e repressivo e si ostacolano esperienze eccellenti sulle citta30, si tagliano i fondi per il trasporto pubblico locale, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale tornando indietro di 40 anni su un modello esclusivamente autocentrico. Non ci fermeremo!”, concludono Corrado e Casu.
Roma, 17 nov. (Adnkronos) - "Il documento finale della Riunione dell’Unione Interparlamentare (UIP) alla Cop29 è chiaro: gli obiettivi dell'Onu e dell’Accordo di Parigi sulla riduzione dei gas nocivi sono a rischio e, senza una inversione di tendenza sulla transizione ecologica, la sopravvivenza in molti territori oggi abitabili sarà irrimediabilmente compromessa." È quanto dichiara da Baku il capogruppo Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani.
"Le emissioni di Co2 - continua il deputato dem - sono in aumento rispetto al 2023 e quest’anno raggiungeranno i 41,6 miliardi di tonnellate. I Parlamenti di tutto il mondo sono chiamati ad adottare questo Documento finale per salvare il pianeta. Oggi i paesi governati dalle destre, Italia compresa, continuano a investire su fonti inquinanti come i combustibili fossili o ritardare la transizione ecologica con la riproposizione del nucleare, soluzione superata dai tempi, condannando di fatto le prossime generazioni. Capi di Stato come tra poco Trump ed attualmente Javier Milei (l’Argentina ha ritirato la delegazione da Baku), stanno sottovalutando una situazione che nei prossimi anni, senza interventi risolutivi, è destinata a peggiorare con un aumento esponenziale delle catastrofi naturali".
"Il rapporto del Global Carbon Project prevede un nuovo aumento delle emissioni di Co2. Entro la fine di quest’anno si attende un aumento delle emissioni di diossido di carbonio (Co2) dello 0,8% rispetto al 2023, arrivando a 37,4 miliardi di tonnellate. Infatti, il 32% dell’aumento delle emissioni globali di CO2 sarà dovuto alla Cina (+0,2% su base annua), il 13% agli Stati Uniti (-0,6%), l’8% all’India (+4,6%), il 7% all’Unione europea (-3,8%), e il 38% al resto del mondo (+1,1%)", conclude Simiani.
Torino , 17 nov. - (Adnkronos) - “Oggi è un giorno fondamentale nella storia della nostra Federazione attendiamo due verdetti diversi uno in campo e uno fuori ma li affrontiamo con la serenità”. Così il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa finale delle Atp Finals in corso a Torino. “Lo sport e’ bello perché c’è sempre un avversario ma noi siamo consapevoli di aver preparato la proposta migliore che il nostro Paese potesse preparare”, ha aggiunto Binaghi che dopo aver ringraziato il presidente della Regione Piemonte e il sindaco di Torino, ha sottolineato: “c’è solo una persona indispensabile per far si che oggi parliamo di altri 5 anni ed è il premier Meloni che ha consultato i suoi ministri competenti e ci ha dato spinta e il sostegno economico senza il quale non potremmo neanche partecipare alla gara per il rinnovo”.
Roma, 16 nov. - (Adnkronos) - Le Pro Loco italiane, motore e volàno del turismo sostenibile, crescono e investono nel futuro. Questo il filo rosso della prima giornata dell’assemblea dell’Unpli – Unione Nazionale Pro Loco Italiana – riunita due giorni a Roma all’Ergife Palace Hotel. Un appuntamento che ha l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione. L’Assemblea, si legge in una nota, è un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni soprattutto sulla riforma del Terzo Settore.
La proposta, partita dall’Assemblea, è quella di collocare fiscalmente le Pro Loco e le loro attività all’interno dell’economia sociale che punta a valorizzare cultura, tradizione e territorio. Per questo gli enti e le reti Associative, per bocca di Gabriele Sepio, giurista, esperto di economia e fisco, chiedono “di rivedere la procedura di infrazione europea che obbliga le associazioni non Profit ad aprire la partita Iva come se fossero imprese for profit. Semplificare la gestione delle attività di interesse generale e considerare la possibilità di tenere fuori dai nuovi adempimenti le realtà del terzo settore”.
In linea con la richiesta avanzata dal Forum terzo Settore al Governo, il mondo delle Pro Loco chiede, quindi, di intervenire nella Legge di Bilancio per mantenere il regime di esclusione Iva per le realtà il non Profit. “Siamo qui oggi – ha specificato il presidente Unpli Antonino La Spina- per confrontarci con le istituzioni e stringere sempre di più i rapporti su base locale. A loro chiediamo ovviamente un supporto economico e una semplificazione delle procedure burocratiche. Abbiamo presentato una proposta di legge in Senato per fare sì che le nostre manifestazioni (ne organizziamo circa 110.000) siano più snelle sia dal punto di vista della sicurezza che da quello fiscale. La proposta di introdurre il regime Iva preoccupa il terzo settore: non possiamo essere tassati per fare del bene. Non siamo imprese che fanno profitto, ma il motore dell’economia sociale. Senza di noi e le 25 milioni di ore che più di 500mila volontari dedicano alle comunità locali, l’Italia si spegne”.
Roma, 17 nov. (Adnkronos) - “La politica italiana, in particolare la maggioranza che governa l’Italia, è in silenzioso imbarazzo per la richiesta di Papa Francesco di indagare se a Gaza sia stato commesso un genocidio ai danni del popolo palestinese. La richiesta del Papa va sostenuta". Così il portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli.
"Dal 7 ottobre 2023, giorno dell'orribile attentato terroristico perpetrato da Hamas, sono stati uccisi 43 mila civili di cui in maggioranza donne e bambini, sono stati bombardati ospedali, scuole, campi profughi ed è stata distrutta la rete idrica e il sistema igienico sanitario. A Gaza e in Cisgiordania sono stati uccisi dall’esercito d’Israele dal 7 di ottobre ad oggi 167 giornalisti, mentre 134 sono stati arrestati. La Striscia è diventata ormai una landa desolata di macerie con quasi 2 milioni di profughi. Chiediamo che l’Italia sostenga l’indagine internazionale per verificare se siano stati commessi crimini di guerra sostenendo l’azione del tribunale penale internazionale".
"Per queste ragioni presenteremo una mozione in Parlamento per impegnare il governo a sostenere un’indagine internazionale per appurare se a Gaza sia in atto un genocidio”, conclude Bonelli.
Roma, 17 nov. (Adnkronos) - Rassicuriamo la Anm: per screditare la magistratura, basta la magistratura che blocca le espulsioni dei clandestini delinquenti, libera gli spacciatori per errore, va in piazza contro il governo, chiede la galera per Matteo Salvini perché 'ha ragione ma va attaccato'. Per invertire la tendenza, basterebbe iniziare dalle cose più banali. Per esempio: meno convegni e più lavoro”. Così una nota della Lega in risposta al documento approvato dalla Anm.
Roma, 17 nov. (Adnkronos) - “L’incendio di questa notte è la classica goccia che fa traboccare il vaso: a Taranto urge fermarsi. L’Aia scaduta nell’estate 2023 all’ex Ilva non è stata rinnovata proprio perché mancavano palesi accorgimenti nel sito siderurgico, fra cui il piano antincendio". Così la vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera Patty L’Abbate.
"Far ripartire il ciclo integrale a caldo è stato un errore imperdonabile del governo: Urso dovrebbe fare mea culpa. In generale, non si può tenere attiva una produzione decotta che risulta incompatibile con la salute dei cittadini. Meloni sull’ex Ilva non ha mai detto una parola, ma i tarantini non ne possono più. Serve uno stop immediato, perché la situazione è fuori controllo e vedere migliaia di persone costrette a barricarsi in casa per non respirare i fumi dell’acciaieria è inaccettabile”.
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