Un post per far discutere? Per lanciare un messaggio? Salvuccio Riina, 47 anni, il terzogenito di quello che fu capo dei capi della mafia siciliana, Totò, con un post su Instagram omaggia il padre morto nel carcere di Parma dove era detenuto il 17 novembre 2017 con una foto incorniciata del mafioso corleonese con accanto un vaso con due rose rosse. Salvuccio Riina scrive facendo attenzione alle maiuscole: “Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi”.

Il post ha finora ottenuto oltre 400 like e decine di commenti del tipo “Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia”, “Grande uomo non ne nascono più come lui sicuramente”, “Totò l’imbattibile e unico”. Un tripudio di commenti. Non è la prima volta che Riina jr è protagonista di un post che fa discutere per aver deriso la via intitolata al giudice Cesare Terranova, ucciso dalla mafia.

Riina che si è sposato lo scorso giugno con una donna spagnola, con festeggiamenti a Corleone, ha scontato una condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione. Uscito dal carcere ha vissuto tra il Veneto e l’Abruzzo, ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali, un percorso fatto con l’Associazione famiglie contro la droga, ha terminato gli studi e si è laureato. Nel 2023 è rientrato a Corleone.

“Lo Stato ha vinto, Riina ha perso. Un uomo che si è contraddistinto per ferocia e malvagità; ha seminato tanto di quel sangue che nessuna ‘nostalgia’ potrà mai cancellare. ‘Totò è stato battuto’; e di lui non resta che il ricordo di un uomo in fuga, solo e braccato, che alla fine si è dovuto arrendere alla morsa degli inquirenti e delle forze dell’ordine che gli davano la caccia” h scritto su X la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, nell’anniversario della morte del boss mafioso.

“Continuano le provocazioni via social di Salvuccio Riina. Ancora una volta, l’Amministrazione comunale, insieme a tutto il Consiglio comunale, prende nettamente le distanze da tali sortite e anche da alcuni sconcertanti commenti apparsi sotto il post su Instagram. Il boss Totò Riina appartiene ad un passato di sangue che ha macchiato il nome di Corleone in maniera quasi indelebile – fa sapere l’amministrazione e il consiglio comunale di Corleone – Tali esternazioni non ci intimidiscono, ma anzi non fanno altro che rafforzare il nostro impegno quotidiano, insieme ai corleonesi onesti, per costruire una nuova Corleone, una Corleone dove personaggi come Riina jr non saranno più benvenuti”.

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