L’esplosione ha sventrato l’edificio e fatto tre morti, al primo giorno di lavoro. Una fabbrica di fuochi d’artificio, anzi no, un deposito abusivo, si è chiarito poi. L’ultima strage sul lavoro è avvenuta a Ercolano, nel Napoletano, dove una casa dove erano stoccati gli esplodenti è saltata in aria nel primo pomeriggio in via Patacca, in una zona isolata al confine tra Ercolano e San Giorgio a Cremano.
Le vittime sono tutte giovanissime: sarebbero un uomo di 18 anni e due ragazze di poco più grandi, ma manca ancora l’identificazione ufficiale. A spiegarlo è una conoscente di una delle persone decedute. I tre giovani – secondo quanto riferisce la signora – erano al primo giorno di lavoro all’interno del sito aperto lo scorso weekend in vista delle prossime festività.
Una colonna di fumo si è sollevata dal luogo dell’incidente, visibile a grande distanza per diversi tempo. I residenti hanno raccontato di un forte boato, che è stato sentito in maniera nitida in tutti i comuni della zona ai piedi del Vesuvio. Sotto le macerie, dopo ore di lavoro, i vigili del fuoco hanno ritrovato tre cadaveri ed escludono che ci siano altre persone disperse.
Sul posto sono intervenuti, oltre ai pompieri, i carabinieri della tenenza di Ercolano e diverse ambulanze. Le operazioni di messa in sicurezza dell’area e le indagini sulle cause dell’esplosione dureranno a lungo e i vigili del fuoco dovranno anche valutare eventuali danni ad altre strutture in seguito alla forte esplosione.
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