L’esplosione ha sventrato l’edificio e fatto tre morti, al primo giorno di lavoro. Una fabbrica di fuochi d’artificio, anzi no, un deposito abusivo, si è chiarito poi. L’ultima strage sul lavoro è avvenuta a Ercolano, nel Napoletano, dove una casa dove erano stoccati gli esplodenti è saltata in aria nel primo pomeriggio in via Patacca, in una zona isolata al confine tra Ercolano e San Giorgio a Cremano.
Le vittime sono tutte giovanissime: sarebbero un uomo di 18 anni e due ragazze di poco più grandi, ma manca ancora l’identificazione ufficiale. A spiegarlo è una conoscente di una delle persone decedute. I tre giovani – secondo quanto riferisce la signora – erano al primo giorno di lavoro all’interno del sito aperto lo scorso weekend in vista delle prossime festività.
Una colonna di fumo si è sollevata dal luogo dell’incidente, visibile a grande distanza per diversi tempo. I residenti hanno raccontato di un forte boato, che è stato sentito in maniera nitida in tutti i comuni della zona ai piedi del Vesuvio. Sotto le macerie, dopo ore di lavoro, i vigili del fuoco hanno ritrovato tre cadaveri ed escludono che ci siano altre persone disperse.
Sul posto sono intervenuti, oltre ai pompieri, i carabinieri della tenenza di Ercolano e diverse ambulanze. Le operazioni di messa in sicurezza dell’area e le indagini sulle cause dell’esplosione dureranno a lungo e i vigili del fuoco dovranno anche valutare eventuali danni ad altre strutture in seguito alla forte esplosione.
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La Redazione
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "L'ottima affermazione di De Pascale conferma che era il candidato giusto. Persona pragmatica, con esperienza di governo, riformista. Noi siamo molto contenti di averlo appoggiato, complimenti a lui". Così Carlo Calenda di Azione.
Milano, 18 nov. (Adnkronos) - "Un anno fa ho ricevuto la conferma che Giulia non sarebbe tornata a casa. E' stato un anno difficile, di dolore, di ricordi, di lacrime. Ma soprattutto di lotta. Lotta per lei, che non c'è più". Lo scrive, sui social, Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la ventiduenne di Vigonovo (Venezia) uccisa a coltellate l'11 novembre del 2023 dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Il corpo senza vita della laureanda fu trovato, esattamente un anno fa, vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone, a circa cento chilometri da casa.
"Oggi questa lotta prende anche la forma di un impegno. Un impegno sociale per poter iniziare un processo di cambiamento. E per tentare di impedire che nessun'altra debba ricevere quella chiamata. Che le nostre sorelle rimangano vive" spiega la giovane che ricorda la telefonata con cui le è stata comunicata la morte di Giulia Cecchettin.
Oggi, a Roma, è stata presentata la Fondazione che porta il nome della giovane vittima di femminicidio, un progetto che "nasce soprattutto grazie a mio padre", Gino Cecchettin, che non ha "mai smesso di lottare con il dolore" e "ad oggi - conclude Elena - ha fatto tanto. Per tutti".
Palermo, 18 nov. (Adnkronos) - Dopo un esposto presentato in Procura sul caso dei finanziamenti regionali ad alcune associazioni vicine al deputato regionale Carlo Auteri, la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo per fare luce su quanto accaduto. Non si tratta, come apprende l'Adnkronos, di una indagine, al momento, e non ci sono reati contestati. I magistrati cercano di capire se le somme destinate dalla Regione alle associazioni come 'Progetto Teatrando' fossero regolamentari. Auteri, deputato regionale eletto in Fdi ma che nei giorni scorsi ha lasciato il partito per andare nel Gruppo Misto, sostiene di essere stato ingiustamente accusato.
Roma, 18 nov (Adnkronos) - "Le deputate del partito democratico Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, denunciano come mistificatorio l’intervento che oggi il ministro Valditara ha inviato all’evento di istituzione della Fondazione Cecchettin". Lo rende noto il Pd della Camera.
"Forse -dice la capogruppo in commissione parlamentare d’inchiesta contro i femminicidi, Sara Ferrari- se questo governo, attraverso la ministra Roccella, si decidesse ad approvare i decreti attuativi della legge sui numeri e le statistiche della violenza, si scoprirebbe quanto evidentemente infondato sia il riferimento del ministro dell’istruzione Valditara, che oggi ha evocato 'l’immigrazione illegale' come una delle cause 'legate all’incremento dei fenomeni di violenza sessuale'".
"La violenza contro le donne, è noto a chiunque se ne occupi veramente, è esercitata da uomini prevalentemente italiani ma non solo, di ogni origine geografica, posizione sociale, livello di studio e avviene in particolare all’interno delle mura domestiche, non per strada ad opera di sconosciuti. Si chiama violenza domestica", prosegue.
(Adnkronos) - "E’ immorale- conclude- che un ministro responsabile dell’educazione delle giovani e dei giovani italiane, anziché impegnarsi per contrastare le basi culturali che legittimano i pregiudizi e le discriminazioni di cui si nutre la violenza contro le donne, additi “lo straniero” come causa di una piaga sociale che invece affonda profondamente nella nostra storia e cultura. L’inadeguato Ministro ha dichiarato che “non esiste più il patriarcato” ma ha passato tutto il tempo a dimostrare cosa sia davvero".
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "Bonaccini e Schlein? Hanno pesato molto perchè hanno lavorato molto bene in Emilia Romagna e hanno saputo unire il Pd. Mi hanno dato un grandissimo sostegno e a loro va riconosciuto un grande merito". Così il neo governatore dell'Emilia Romagna, Michele De Pascale, a La7.
Roma, 18 nov. (Adnkronos) - "Io sono ancora per qualche giorno sindaco e presidente della provincia di Ravenna che è stato il territorio più colpito dall'alluvione, siamo a Bologna che quest'anno ha pagato un caro prezzo ma per un anno e mezzo abbiamo avuto solo polemiche e insulti: ora venga un grande 'basta', si inizi a lavorare con spirito istituzionale. Spero di incontrare presto Meloni, serve fare insieme un cambio di passo". Così il neo governatore dell'Emilia Romagna, Michele De Pascale, su La7. "Spero che con Meloni si possa fare un patto repubblicano. Commissario straordinario? Pronto ad assumermi responsabilità".
Roma, 18 nov. - (Adnkronos) - Un messaggio positivo, nitido e generativo è emerso dalla prima edizione del Brand Journalism Festival, tenutasi a Roma presso Talent Garden Ostiense, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Oltre 200 partecipanti – tra editori, giornalisti, dirigenti aziendali e responsabili della comunicazione – hanno preso parte all’evento promosso da Social Reporters per discutere di etica, trasparenza e sostenibilità nel mondo della comunicazione. L’evento - si sottolinea in una nota - ha messo al centro una riflessione urgente: costruire un'informazione responsabile, che non si limiti a veicolare messaggi commerciali, ma che risponda a un’esigenza sociale e culturale di verità. Il ruolo del Brand Journalism, con il suo approccio orientato alla trasparenza, è stato ampiamente discusso dai relatori, che hanno sottolineato la necessità di formare un pubblico consapevole e in grado di sviluppare un pensiero critico.
I partecipando hanno ribadito la necessità di andare oltre la logica della mera persuasione pubblicitaria e del sensazionalismo giornalistico. È emerso con forza il concetto di reputazione aziendale come valore fondamentale, costruita giorno per giorno attraverso la trasparenza e un’informazione responsabile. E' poi stata sottolineata nettamente la necessità di una comunicazione che metta al centro le persone, viste non più come attori passivi, bensì come protagonisti attivi e consapevoli del processo comunicativo.
"È essenziale innescare un cambiamento radicale, non solo all’interno delle aziende, ma nella società nel suo complesso. Le persone devono diventare più consapevoli delle proprie azioni e del tipo di informazioni che scelgono di consumare. È fondamentale riflettere su come utilizzano i social media e sull’impatto che queste piattaforme hanno sul loro modo di pensare e agire," ha dichiarato Ilario Vallifuoco, CEO di Social Reporters e ideatore del Brand Journalism Festival. “Le aziende non sono semplici strutture gerarchiche; sono comunità vibranti, dove ogni individuo ha l’opportunità di farsi portavoce dei valori aziendali. L’obiettivo deve essere quello di creare un ambiente in cui tutti possano liberamente esprimere le proprie idee e contribuire a costruire un’organizzazione più trasparente e inclusiva. Questo approccio non solo arricchisce la cultura aziendale, ma migliora anche le relazioni tra aziende, istituzioni e giornalisti, fondando il tutto su un legame di fiducia e trasparenza che si riflette su ogni aspetto della catena del valore dell’informazione.”
Intanto BJF è già proiettato al futuro: la prossima edizione del Festival - in calendario nell’autunno del 2025 - rappresenterà un ulteriore passo verso un ecosistema comunicativo più etico e responsabile. I mesi che intercorreranno tra le due edizioni saranno dedicati alla stesura di un manifesto che delineerà principi e pratiche di comunicazione trasparente, coinvolgendo tutti gli attori del settore. Questo impegno collettivo ha l’obiettivo di trasformare le intuizioni emerse durante BJF24 in azioni concrete, promuovendo una cultura dell’informazione che metta al centro l'integrità e la responsabilità sociale.
"Il Brand Journalism Festival rappresenta una nuova e importante opportunità per riflettere sull'evoluzione dei media in Italia, un aspetto cruciale anche per la nostra istituzione, attivamente impegnata nella tutela della salute dell'informazione” afferma Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia. “Per garantire una democrazia vivace è del resto essenziale avere cittadini informati. Per questo motivo, da anni ci dedichiamo a dialogare con i soggetti più innovativi nel panorama dei media e dei social media, per comunicare il più possibile con tutte le fasce d'età, a partire dai giovani".
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