World News

“Ho vomitato sangue, rotolavo sul letto gridando. Ho pensato di morire”: 33enne in ospedale dopo un’iniezione contraffatta “simile all’Ozempic”

"Ho capito quanto fosse grave la situazione solo quando la polizia è venuta a sequestrare il farmaco”, ha ammesso Nicole Wright raccontando l'accaduto al Daily Mail

di F. Q.
“Ho vomitato sangue, rotolavo sul letto gridando. Ho pensato di morire”: 33enne in ospedale dopo un’iniezione contraffatta “simile all’Ozempic”

“Il dolore era peggiore del parto, rotolavo sul letto gridando“. Con queste parole, Nicole Wright, 33enne madre di due figli originaria di North Ayrshire, in Scozia, racconta al Daily Mail l’incubo vissuto dopo aver acquistato un’iniezione dimagrante in un salone di bellezza. La donna, desiderosa di perdere peso prima di una vacanza in Turchia, ha rischiato la vita a causa di un farmaco che sospetta essere contraffatto. Le è infatti bastato assumere una dose minima del farmaco sospetto per finire in ospedale con dolori insopportabili e vomito di sangue, motivo per cui ora ha voluto rendere pubblica la sua storia per mettere in guardia chiunque contro l’uso di questi farmaci senza prescrizione medica.

Tutto è iniziato lo scorso agosto quando, con l’obiettivo di perdere peso in vista di una vacanza in Turchia, Nicole ha acquistato delle iniezioni in un salone di bellezza per 120 sterline. Pensava di aver trovato una scorciatoia per raggiungere il suo obiettivo, ma le conseguenze sono state devastanti. “Ho comprato le iniezioni per 120 sterline in un salone di bellezza locale”, ricorda Nicole. “Pensavo contenessero un farmaco simile all’Ozempic, ma meno di un giorno dopo aver iniettato metà della dose più bassa, ho iniziato a vomitare senza riuscire nemmeno a trattenere l’acqua“. La 33enne era infatti convinta che le iniezioni contenessero semaglutide, il principio attivo di farmaci ora molto popolari come l’Ozempic o Wegovy, prescritti per la perdita di peso dal Sistema Sanitario Nazionale britannico. Il sospetto è che il farmaco fosse contraffatto, un’ipotesi che, però, non è ancora stata confermata dai test tossicologici.

Così, si è recata in pronto soccorso: “Ho detto ai medici cosa avevo preso e mi hanno dato una flebo di fluidi e antiemetici prima di rimandarmi a casa”, ha spiegato Nicole. Tuttavia, il sollievo è stato temporaneo. Nei giorni successivi, la situazione è precipitata e ha dovuto chiamare un’ambulanza: “I dolori allo stomaco sono diventati insopportabili e ho iniziato a vomitare sangue“, ricorda Nicole, ancora sconvolta. “Pensavo di morire. Era sempre peggio e il dolore era peggiore del parto. Rotolavo sul letto gridando dal dolore”. Ricoverata d’urgenza in ospedale, i medici sono riusciti a stabilizzarla con fluidi e farmaci antiemetici. Durante la degenza, è stata interrogata dalla polizia, che ha sequestrato la fiala per sottoporla a test. “Ho capito quanto fosse grave la situazione solo quando la polizia è venuta a sequestrare il farmaco”, ha ammesso.

Nicole ha informato il personale del salone di bellezza della sua esperienza e la polizia di Ayrshire ha visitato l’attività, ma l’indagine si è conclusa senza ulteriori azioni legali. Un portavoce della Polizia di Scozia ha dichiarato al Daily Mail: “È stata condotta un’indagine approfondita e tutte le verifiche si sono concluse. Al momento non saranno intraprese ulteriori azioni legali. Se qualcuno ha ulteriori informazioni, è invitato a contattare la Polizia di Scozia al numero 101″.

Ora, a due mesi dall’accaduto, il suo consiglio è chiaro: “La lezione che insegnerò alle mie figlie è che sei bella così come sei e che niente vale il rischio di mettere a repentaglio la tua salute. Non li prenderei mai più. Se qualcuno sta pensando di provarli, fatelo solo tramite un medico o una farmacia, non da un salone di bellezza. Non sapete cosa state assumendo: non mettete a rischio la vostra salute per l’apparenza. Nessun obiettivo vale un simile incubo”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione