Roma, 10 apr. (Adnkronos Salute) - "Sono sempre stato molto ottimista, nel senso che un tema dazi sui farmaci significa scherzare con il fuoco e il fuoco è la salute dei pazienti americani. In 3 giorni sono stati bruciati 9.500 miliardi di dollari in capitalizzazione delle aziende. Credo che il consenso politico dell'attuale presidenza americana avrebbe una botta inesorabile se si andassero a toccare i farmaci, quindi con un rischio di carenza e continuità terapeutica, di aumento dei costi dei farmaci stessi, e di aumento dei costi assicurativi e previdenziali per i cittadini americani". E' il quadro tracciato dal presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, intervenuto oggi all'evento 'Salute e sanità, il doppio binario', in corso al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma.
"Il dialogo col governo Meloni è stra-allineato, il nostro obiettivo resta quello di escludere i farmaci dai dazi - ha precisato Cattani - E quindi bene sta facendo il ministro Tajani nel condurre con il commissario europeo per il commercio Šefčovič questa negoziazione; benissimo l'azione del presidente del Consiglio Meloni, che ha già dialogato su questo tema con Trump. E quindi deve essere un'azione collettiva, guidata dall'Europa, ma che deve avere un concetto molto chiaro nella testa. Il settore farmaceutico e il saldo attivo di farmaci rappresentano il primo settore industriale per l'Europa, non solo per l'Italia oggi, perché siamo cresciuti, siamo diventati il traino di tutta la manifattura italiana. E quindi si scherza anche con il fuoco dell'industria europea, il valore che dà all'Europa, il valore in termini di occupazione, di sviluppo sociale".
Per il numero uno di Farmindustria, occorre "continuare la negoziazione ma - avverte - zero ansia. Seguiamo la situazione, personalmente ho grande fiducia nell'azione del Governo. Ricordo solo che i dazi avrebbero un effetto immediato, quello di spostare gli investimenti in Cina, che ha una strategia molto chiara sulla salute. Dopo Wuhan, il presidente Xi Jinping ha annunciato 600 miliardi di investimenti di dollari in 10 anni per rafforzare l'industria farmaceutica cinese e ha allungato il brevetto come gli Stati Uniti".