Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Andrea Vavassori, Simone Bolelli, Jannik Sinner. Capitano: Filippo Volandri. Missione: il bis mondiale. Sono le “coordinate” di partenza dell’avventura dell’Italia in questa fase finale di Coppa Davis 2024, al Martin Carpena di Malaga. Un’edizione in cui gli azzurri partono con il ruolo di favoriti, per i gradi di campioni in carica conquistati nel 2023 e per la presenza in squadra del numero 1 del mondo, fresco vincitore alle Atp Finals di Torino. Tuttavia, le insidie non mancano. A parte Alexander Zverev con la Germania, tutte le rivali schierano i loro giocatori migliori. Da Carlos Alcaraz a Taylor Fritz e Ben Shelton, da Alex de Minaur a Rafa Nadal e Tommy Paul. Per Nadal sarà l’ultimo atto della carriera davanti al proprio pubblico. Tutti i riflettori, o quasi, sono quindi su di lui. E questo potrebbe rivelarsi una buona notizia per gli azzurri di Volandri, in vista della prima delicata sfida nei quarti di finale contro l’Argentina (giovedì 21 novembre, ore 17).
L’Italia giunge a questo appuntamento dopo un 2024 vissuto da dominatrice totale del tennis, in ogni suo angolo. Mettendo da parte per un attimo tutti gli exploit di Sinner, negli ultimi 365 giorni l’Italia è stata in finale – come squadra o con almeno uno dei suoi giocatori – in Davis Cup, Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, Olimpiadi, US Open, Atp Finals e Billie Jean King Cup. In ogni disciplina, sia campo femminile che maschile, c’è un tennista nella top 10 della classifica. Con un quadro del genere, è inevitabile che i ragazzi di Volandri vogliamo la doppietta iridata. Un obiettivo che non riesce da undici anni (Repubblica Ceca 2012-2013) e che negli ultimi 25 anni si è verificato appena due volte (oltre ai cechi, c’è anche la Spagna 2008-2009).
Per confermarsi campione del mondo, Volandri ha deciso di apportare due cambiamenti rispetto al quintetto di un anno fa. Fuori Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi, dentro Andrea Vavassori e, soprattutto, Matteo Berrettini (numero 35 del ranking). Trascinatore durante la fase a gironi contro Olanda, Belgio, Brasile, per l’ex numero 6 del mondo questa edizione di Davis ha un valore differente. È l’occasione di riprendersi quello che la sfortuna gli ha tolto l’anno scorso. Diventare campione del mondo da protagonista. Insieme a Musetti (n. 17) e Sinner (n. 1) forma il trio di singolaristi – classifica alla mano – più forte del tabellone. Solo gli Stati Uniti, con Fritz (n. 4), Paul (n. 12) e Shelton (n. 21) sono al nostro livello. Statunitensi (impegnati contro l’Australia) che, in caso, affronteremo in semifinale. Prima l’ostacolo è l’Argentina.
I sudamericani schierano Sebastian Baez, Francisco Cerundolo, Tomas Etcheverry, Maximo Gonzalez, Andres Molteni, e nei precedenti sono indietro per 3 a 2 contro gli azzurri. L’ultimo è datato due anni fa, nel round robin a Bologna: 2-1 per l’Italia con i successi di Berrettini e Sinner rispettivamente contro Baez e Cerundolo. Incroci che potrebbero ripetersi anche in questa occasione. Sulla carta, l’unico vero pericolo sembra essere il doppio, con il duo collaudato Andres Molteni-Maximo Gonzalez.
L’Italia però non è l’unica squadra in missione di questa Coppa Davis. C’è anche la Spagna, e non tanto per essere padrona di casa. Alcaraz e compagni hanno l’incarico di regalare a Nadal un addio speciale. Su Rafa i dubbi fisici non mancano. Il maiorchino non vince una partita da luglio e infatti il secondo singolarista dovrebbe essere Bautista–Agut, con Nadal pronto per scendere in campo eventualmente nel doppio. Una vittoria spagnola, per lui, sarebbe la chiusura perfetta, 20 anni dopo quella Davis conquistata da 18enne battendo Andy Roddick (all’epoca numero 2 del mondo). Insomma, a Malaga freme l’attesa, per Nadal ma anche per un altro evento che tutti attendono speranzosi. Una finale Italia–Spagna, ovvero una finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. I due grandi rivali non si sono mai sfidati con la maglia delle rispettive nazionali e un eventuale incrocio sarebbe uno spot memorabile per una competizione in affanno da anni, nonostante o per colpa del cambio di format del 2019.
I convocati per la Coppa Davis 2024
Argentina: Sebastian Baez, Francisco Cerundolo, Tomas Etcheverry, Maximo Gonzalez, Andres Molteni.
Australia: Alex De Minaur, Alexei Popyrin, Jordan Thompson, Thanasi Kokkinakis, Matthew Ebden.
Canada: Denis Shapovalov, Gabriel Diallo, Alexis Galarneau, Milos Raonic, Vasek Pospisil.
Germania: Jan-Lennard Struff, Yannick Hanfmann, Daniel Altmaier, Kevin Phillip Krawietz, Tim Puetz.
Paesi Bassi: Tallon Griekspoor, Botic van de Zandschulp, Jesper De Jong, Wesley Koolhof.
Spagna: Carlos Alcaraz, Pedro Martinez, Roberto Bautista Agut, Rafael Nadal, Marcel Granollers.
Stati Uniti: Taylor Fritz, Tommy Paul, Ben Shelton, Rajeev Ram, Austin Krajicek.
Tabellone e calendario Coppa Davis 2024
Quarti di finale
Spagna-Olanda (martedì 19 novembre, dalle ore 17)
Germania-Canada (mercoledì 20 novembre, dalle ore 12)
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Stati Uniti-Australia (giovedì 21 novembre, dalle ore 10)
Italia-Argentina (giovedì 21 novembre, dalle ore 17)
Semifinali
Prima semifinale: venerdì 22 novembre, dalle ore 17
Seconda semifinale: sabato 23 novembre, dalle ore 13
Finale: domenica 24 novembre, dalle ore 16
Regolamento
Ogni match si disputa su tre incontri: due singolari (il primo tra i n. 2 delle nazionali e il secondo tra i n. 1) e un eventuale doppio in caso di parità dopo i primi due match. Ogni partita si gioca al meglio dei tre set, sia in singolare che in doppio.