Non è stato sempre un insegnante precario, anzi. Ma a un certo punto della sua vita ha deciso che quella doveva essere la sua strada, ma che si sia giovani o no la via della stabilità lavorativa nella scuola può essere una sfida alla pazienza. E così per un ex manager diventato professore è arrivata l’assunzione a 63 anni. Fabrizio Pellegrini, laureato in Agraria, si prepara a diventare di ruolo dopo quasi 9 anni anni di precariato, molti di più di quelli che gli mancano per andare in pensione.

Pellegrini, originario di Trieste, attualmente si divide tra due cattedre in provincia di Gorizia. Nelle scorse settimane ha ricevuto ufficialmente i risultati dell’ultimo concorso al quale ha partecipato per essere assunto e diventare di ruolo, appunto. Concorso conclusosi per lui con esito positivo.

Per anni manager nel settore agroalimentare, dal 2015 Pellegrini ha scelto appunto di cambiare vita e di dedicarsi con passione all’insegnamento. Da allora ha sperato sempre che la scuola potesse diventare un lavoro fisso e stabile. Nel frattempo, ha insegnato a Rimini nei primi anni, e poi sempre nella zona di Gorizia, sostenendo per due volte il concorso ma con esito negativo. Quest’anno, infine, dopo tutte le prove affrontate, è arrivato il risultato tanto atteso. Sarà assunto e tra cinque anni potrà concludere la sua vita lavorativa, quando raggiungerà l’età sufficiente per andare in quiescenza.

“Ho deciso di seguire con convinzione questa vocazione ha raccontato al Piccolo – Mi affascinava da sempre da qui la domanda nelle graduatorie di supplenza, ricevendo il primo incarico a Rimini”. Prova poi un concorso ordinario ma per motivi familiari è costretto a rinunciare e tornare a Trieste quando aveva già superato la preselezione. Rientra quindi nelle graduatorie di Gorizia e dal 2017 si divide tra le due cattedre alle alle scuole superiori. Concorso nel 2022, dove ottiene un ottimo punteggio ma viene superato da una persona con più titoli. Ultimo tentativo nel 2023: La pre-prova, quella che più temevo, si è svolta a febbraio a Pordenone; a maggio poi è stato il turno di quella pratica, di otto ore, in provincia di Salerno, su due materi”. E questa volta tutto è filato liscio: “Una conquista straordinaria”

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