Politica

Le parole di Delmastro e Dalla Chiesa mi disgustano: si sta superando una linea di non ritorno

Stiamo superando una linea di non ritorno riguardo al rispetto delle persone e della convivenza civile. Non nascondo che due ultimi episodi han procurato in me repulsione e disgusto. In buona sostanza ho chiuso repentinamente le narici per non percepire la nauseabonda aria che si continua a respirare.

Il primo episodio è riferito al video di tal sottosegretario Andrea Delmastro, che sin dai primi istanti di visione mi ha ricordato i vecchi documentari dell’Istituto Luce. Stessa cadenza nel parlare, stessa postura corporale e mimica facciale di quel romagnolo di Predappio, quando dal balcone di piazza Venezia indottrinava la folla. Per i curiosi che volessero conoscere il romagnolo, basta rivolgersi al presidente del Senato La Russa, che orgogliosamente espone il busto del personaggio in epigrafe.

Per le parole di Delmastro, non esprimo di proposito nessun parere, giacché solo a pensarci potrebbe dare la stura a conati di vomito. Tuttavia, sento la necessità di far conoscere al suddetto sottosegretario che nella mia attività di contrasto a Cosa nostra non venne mai meno il rispetto verso le persone, anche se avevano commesso efferati delitti. E non mi riferisco a ladri di galline. E visto che il predetto Delmastro appartiene alla maggioranza di governo, faccio un appello: per favore lasciate riposare in pace i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, smettetela di tirarli per la giacca. Grazie!

E ora il secondo episodio. Mi spiace davvero e anche tanto leggere, con riferimento ai risultati delle elezioni regionali, la dichiarazione di Rita Dalla Chiesa rivolta agli alluvionati dell’Emilia-Romagna: “Alla prossima tragedia se lo ricorderanno”. Una volta apprezzavo Rita Dalla Chiesa a tal punto di condividere l’amicizia su Facebook. E in una occasione le raccontai un aneddoto, che accadde tra me e suo padre. Ma oggi, mi duole dirlo, non riconosco più quella persona garbata che era.

Oggi Rita Dalla Chiesa si è allontanata dal modo in cui mi rapporto agli altri. Noto in lei una mancanza di rispetto verso persone che hanno sofferto. Le alluvioni e i terremoti, gentile Rita Della Chiesa, han procurato lutti e ferite sui corpi degli emiliani-romagnoli. Ma le sue parole di sicuro han procurato lesioni nell’anima.

Non sono più su Facebook da anni e se ci fossi ancora di certo non avrei perso un nanosecondo per salutarla definitivamente.