Emilia Romagna, la festa del centrosinistra con Schlein e Bonaccini. De Pascale: “Affluenza? Dato negativo, ora rinsaldare legame con gli elettori”
Nel cortile della casa del quartiere Giorgio Costa di Bologna, la festa del campo largo, o meglio larghissimo, inizia fin dai primi exit poll. Il distacco tra i due contendenti appare incolmabile. Con il passare dei minuti, iniziano ad arrivare militanti, deputati e amministratori locali. Tra questi c’è il sindaco della città Matteo Lepore. “Non dobbiamo solo unirci in campagna elettorale. La formula vera del centrosinistra è quella di trovarsi insieme con le persone prima, nel fango, negli ospedali, nelle scuole, nei posti di lavoro. Le sigle e i leader vengono dopo” ammonisce il primo cittadino. E quando gli si chiede se queste elezioni hanno un significato nazionale risponde così: “Quello dell’Emilia è sempre un voto politico”.
Lo conferma la segretaria Pd Elly Schlein che arriva alla casa del quartiere insieme al presidente Pd Stefano Bonaccini e al neo governatore Michele De Pascale. “Uniti si vince” dice Schlein che poi cita il “dato straordinario che si profila per il PD che conferma la responsabilità che ci sentiamo come perno di costruzione dell’alternativa a questa destra”. Il Pd supera il 42 per cento mentre il M5S si ferma al 3,55 per cento. Ma a pesare è l’affluenza con un elettore su due che si è recato alle urne. “Non bisogna mai dare per scontata l’affluenza – conclude il sindaco Lepore – se il centrosinistra vuolre tornare a vincere a livello nazionale deve tornare a convincere le persone che non votano”.