Politica

Da Valditara a Delmastro, Meloni dal Brasile blinda il governo. E sulle Regionali: “Rivendico la candidatura di Tesei, ha lavorato bene”

Le polemiche degli scorsi giorni con al centro Valditara e Delmastro, non impensieriscono Giorgia Meloni che anzi blinda il suo governo. E rivendica pure le scelte elettorali anche se “dispiaciuta del risultato” in particolare in Umbria. La presidente del Consiglio – durante un punto stampa a Rio de Janeiro dove partecipa al G20 – spazia dalla politica interna a quella estera e fa quadrato intorno ai membri del suo esecutivo.

Immigrazione e violenza sulle donne – Rispondendo a una domanda sulle criticate parole di Giuseppe Valditara (che in un video-messaggio inviato all’evento di presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin ha accusato “l’immigrazione illegale” tra le cause della violenza sessuale) Meloni sposa la linea del suo ministro: “Il tema della violenza sulle donne è un tema che siamo purtroppo lontani dal risolvere, le cause vanno affrontate tutte. Ci sono dei dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa su questo tema ed è una delle ragioni per cui l’Italia lavora per fermare l’immigrazione illegale di massa e continuerà a lavorare”, ha detto la premier.

Le parole di Delmastro – E si sorprende anche delle polemiche scaturite dalla parole del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove che – presentando un’auto blindata destinata al trasporto di detenuti al regime del 41-bis e di alta sicurezza – aveva dichiarato: “Per me è un’intima gioia far sapere che non lasciamo respirare chi sta dietro questo vetro oscurato“. Ma Giorgia Meloni replica alle critiche: “Lui ha detto che gode nel vedere non respirare la mafia, se questo vi scandalizza ne prendo atto“, taglia corto la leader di Fratelli d’Italia.

Il punto sulle regionali – Conferenza stampa che diventa anche l’occasione per commentare le recenti elezioni Regionali che hanno visto, in Emilia-Romagna e Umbria, la vittoria dei candidato del centrodestra e il crollo del suo partito. Augurando buon lavoro ai neoeletti, Meloni sottolinea che “i cittadini hanno sempre ragione. Sono dispiaciuta del risultato e della non conferma del governo in Umbria”. “I cittadini – ha aggiunto – hanno scelto un’altra parte. Ne prendiamo atto, faremo le nostre valutazioni. Bisogna ascoltare ciò che hanno detto i cittadini, che in questi due anni hanno premiato il centrodestra. Sono ancora molto ottimista sul consenso dei cittadini. Bisogna interrogarsi su quanto non ha funzionato. Non vincere sempre aiuta a mantenere i piedi per terra”. Ma sulla sconfitta della presidente uscente in Umbria (leghista) la premier tiene a precisare: “Ho letto ricostruzioni surreali sul mio giudizio relativo a Donatella Tesei. È una presidente che ha lavorato bene. L’ho sostenuta e rivendico la sua candidatura“.

Il sostegno all’Ucraina – Da Rio de Janeiro la presidente del Consiglio parla anche di politica estera: “Finché c’è una guerra in Ucraina noi saremo a fianco all’Ucraina“, ha riposto a chi gli chiedeva se sarà rinnovato il decreto per l’invio delle armi a Kiev in scadenza a fine anno. Mentre la decisione di Joe Biden di dare il via libera all’utilizzo di missili a lunga gittata Atacms nel territorio russo del Kursk, per la premier è una “risposta all’aggressività senza precedenti da parte della Russia, alla vigilia di un G20 a cui la Russia partecipa. L’Italia ha fatto un’altra scelta, siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre nazioni”. Sul possibile disimpegno americano, invece, per Meloni “dobbiamo aspettare di vedere che cosa accade. Dobbiamo fare tutto il possibile per non divaricare il fronte occidentale. Questa è la sfida. Sappiamo tutti dov’è la ragione nel conflitto ucraino”. “C’è l’indisponibilità – ha aggiunto la premier – della Russia a dialogare. Lo dico al riguardo di Scholz: non è la prima volta che un leader occidentale parla con Putin, non mi sono scandalizzata. È accaduto dall’inizio del conflitto. Le posizioni di Scholz sono in linea col sostegno all’Ucraina”.