Sono due cavi in fibra ottica sottomarini danneggiati nel giro di 24 ore. È avvenuto tra ieri ed oggi nel mar Baltico, già teatro del sabotaggio al gasdotto sottomarino Nord Stream da parte dell’Ucraina. Il primo ad essere danneggiato è stato il collegamento internet di quasi 220 kilometri tra la Lituania e l’isola svedese di Gotland. Poche ore dopo è stata la volta di quello tra Helsinki e il porto tedesco di Rostock, lungo 1.200 km. Per quest’ultimo cavo si stima che la riparazione possa richiedere dai cinque ai quindici giorni, ha dichiarato Ari-Jussi Knaapila, amministratore delegato della società statale finlandese di sicurezza informatica e telecomunicazioni Cinia.
“Siamo profondamente preoccupate per il cavo sottomarino reciso” hanno affermato Finlandia e Germania in una dichiarazione congiunta, aggiungendo di stare indagando su “un incidente che solleva sospetti di danni intenzionali” e menzionando possibili episodi di “guerra ibrida”. “Salvaguardare la nostra infrastruttura critica condivisa è fondamentale per la nostra sicurezza e la resilienza delle nostre società”, hanno concluso nel comunicato Berlino e Helsinki.
“I cavi sottomarini si sono rotti non casualmente: questo attacco della Russia non è solo all’Ucraina ma alla democrazia europea, dobbiamo difenderla e difendere le nostre strutture critiche”, ha detto la ministro degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, “La guerra ibrida di Putin mira a spaccare l’Europa, mira a dividere il polo tedesco e strumentalizzando le persone che hanno perso tutto, come al confine polacco con i migranti”, ha aggiunto la ministra.
“Le nostre autorità, insieme alle aziende stanno indagando sul caso in modo molto proattivo. Le telecomunicazioni sono state dirottate su una connessione di riserva e l’impatto pratico è stato minimo. Il cavo, ovviamente, sarà riparato”. Così il ministro finlandese per gli Affari europei, Joakim Strand. “È troppo presto, ha aggiunto, per fare ipotesi sulle cause, ma ovviamente la situazione è preoccupante“.