Luca Barbareschi proprietario del Teatro Eliseo a margine dell’Assemblea 2024 di Confesercenti ha tracciato un bilancio della sua attività e di quelle del teatro: “Io purtroppo sono un privato cittadino, con un busto, 5 vertebre rotte, ballo, sapete perché alla sera? Perché così pago gli stipendi di 60 persone che lavorano qui dentro, questa è la verità”
E poi ha spiegato: “Lo mantengo da solo, i miei corrispettivi prendono 11 milioni, 19 milioni, sta per chiudere, non è possibile che non ci sia nessuna attenzione per il primo teatro di Roma. Sono un esercente anch’io avevamo il ristorante, avevamo tutto, siamo chiusi perché o metto i biglietti a 500 euro l’uno o devo avere le sovvenzioni, perché la storia del teatro italiano è fatta così. Io ho l’archivio di Stato che mantengo con 40mila euro all’anno”.
La denuncia è chiara: “Questo teatro è fermo da due anni per boicottamento istituzionale. Questo è inaccettabile, è una vergogna per Roma, come una vergogna che non ci siano investimenti culturali decenti su questa città. Grazie, viva la libertà di pensiero e di espressione”.
“Ho chiesto al Presidente Mattarella di darci una mano. – ha continuato il regista e attore – Qualcuno deve salvare questo teatro, un cittadino da solo non può farcela. Il Presidente mi ha fatto i complimenti”. Barbareschi si sarebbe anche rivolto alla premier Giorgia Meloni affinché prenda in considerazione i problemi del teatro.