“Conosco l’identità della persona che sta dietro al Calippo Tour“. A dirlo è la content creator La Diva del Tubo, che sui suoi canali social ha confermato le indiscrezioni, lanciate da Le Iene, per cui ci sarebbe qualcuno dietro la gestione del fantomatico tour dell’Italia durante il quale due ragazze praticano ses*o orale a un fan per ogni città che visitano.
E l’accusa della content creator, all’anagrafe Alisha Griffanti, è molto pesante: “Conosco l’identità della persona che sta dietro al Calippo Tour, ovvero l’uomo che sfrutta e maltratta le ragazze, le quali (quelle che ne sono uscite) sono molto terrorizzate dall’idea di parlarne”, dice La Diva del Tubo in riferimento anche al servizio dell’inviato Gaston Zama su Ambra e Paolina, le due ragazze protagoniste del tour, in cui si denunciano i presunti pagamenti richiesti per diventare il ‘fortunato’ che riceve una fellatio.
Oltre alle agenzie, cui operato è ormai noto da diverso tempo, secondo Griffanti, non ci sarebbero i bot dietro la gestione dei contenuti delle creator, come avevano ipotizzato a Le Iene, ma una vera e propria “organizzazione criminale in cui le ragazze di OnlyFans vengono ricattate e a cui viene chiesto un compenso economico al fine di essere protette dalla diffusione dei loro contenuti. Due anni fa, tramite una spia avevo scoperto tutto questo”, sottolinea la donna.
Già nel 2022, da un’inchiesta di FqMagazine, era emerso che dietro le ragazze di OnlyFans ci fossero agenzie che si proponevano di gestire i loro canali. E i rapporti professionali tra la content creator e l’agenzia, in alcuni casi, sono terminati con una lunga battaglia giudiziaria, come nella caso della creator Nanda Alfi a cui “gli operatori promuovevano contenuti video differenti rispetto ai contenuti effettivi, con conseguente inganno della clientela“. Un’accusa che fa eco a quella di un’altra attrice di OnlyFans, Francesca, che ha rivelato, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano dello scorso 13 ottobre, di aver ricevuto da un’agenzia la proposta di un “tour di sesso di gruppo in giro per l’Italia” chiamato ‘Mucchio selvaggio’: “L’idea era far pagare con il sostegno su OnlyFans. La gente doveva pagare per avere una chance di essere selezionato per il video? Sì, stessa cosa per il Chinotto Tour. Inizialmente dicevano fosse tutto finto, utile a fare hype“.
Insomma, una pratica molto simile a quella che Le Iene hanno denunciato per quanto riguarda il Calippo Tour. Alisha, però, aggiunge di essere a conoscenza dei nomi di chi gestisce queste attività illecite e assicura che “le persone che fanno parte di questa organizzazione sono le stesse del Calippo Tour o comunque sono in stretti legami. Vi dico questo per dirvi che dietro OnlyFans si nasconde un mondo di criminali”.
Secondo la content creator, dunque, l’obiettivo sarebbe quello di “spennare i se*aioli ma questa metodologia è piuttosto illecita perché estremamente truffaldina – aggiunge -. Vengono ingannati nel ricevere informazioni sul Calippo Tour senza che queste informazioni vengano effettivamente date“. Non sono quindi le ragazze a gestire le chat, assicura Griffanti, ma “dietro queste del Calippo Tour c’è una persona di sesso maschile, abbastanza conosciuta sui social che si occupa dei profili di queste ragazze in modo particolarmente truffaldino”, spiega Alisha nel video-podcast pubblicato sul suo canale YouTube.
Griffanti non fa i nomi dei presunti criminali perché “a me queste persone non hanno fatto niente di male. C’è sempre una sorta di rispetto tra noi psicopatici e finché non danneggeranno me personalmente, io preserverò il loro anonimato”, spiega. La content creator rivela anche che lei avrebbe dovuto partecipare ad un servizio de Le Iene, in cui dovevano essere mandati in onda anche gli screen poi mostrati da lei nel suo canale, ma questo “servizio non c’è mai stato perché Le Iene si sono tirate indietro“, rivela Alisha, aggiungendo però che l’inviato in questione “non è la Iena del Calippo Tour, è un’altra Iena”.
Non è chiaro se le accuse di Alisha corrispondano a verità, ma il video è diventato virale sui social e la stessa creator ha confessato di aver “aspettato anni aspettando il momento giusto per l’hype“. Non abbiamo la possibilità di verificare se le parole della content creator siano vere, né se prima del video abbia sporto denuncia contro i presunti reati da lei citati, ma è importante ricordare che, qualora si venisse a conoscenza di pratiche illecite o scorrette, si dovrebbe fornire subito la propria versione dei fatti alle autorità competenti piuttosto che denunciare l’accaduto solamente sui social.
@ladivadeltubo Risposta a @ayrmanu ???? ♬ suono originale – Alisha Griffanti