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“Una persona intelligente che spara stron**te assolute”: JK Rowling furiosa contro il comico John Oliver perché aveva difeso le atlete trans dei Licei

La riflessione nasce dal caso della storia della studentessa universitaria Payton McNabb, che è stata colpita durante la partita di pallavolo da una giocatrice transgender

Il comico John Oliver, che conduce lo show “Last Week Tonight with John Oliver” su HBO, ha commentato la storia della studentessa Payton McNabb, che è stata colpita, durante la partita di pallavolo, da una giocatrice transgender, subendo una commozione cerebrale. Una tragica fatalità che ha sollevato un polverone di polemiche alle quali Oliver ha risposto spiegando di essere comunque favorevole alla presenza delle sportive trans nelle squadre femminili. Apriti cielo. Molto sensibile sul tema, come ha dimostrato alle recenti Olimpiadi quando è stata querelata da Imane Khelif, è intervenuta la “mamma” di Harry Potter, la scrittrice JK Rowling.

“John Oliver è una persona indubbiamente intelligente che spara stronzate assolute per sostenere qualcosa che vorrebbe fosse vero – ha esordito su X -, ma non lo è. Secondo l’ONU, le atlete hanno perso quasi 900 medaglie contro uomini trans-identificati che gareggiavano contro di loro nelle categorie sportive femminili. Le ragazze sono state estromesse dalle squadre per far posto ai ragazzi. Le donne hanno subito gravi infortuni giocando contro uomini trans-identificati (vedi Payton McNabb)”.

Poi sferra l’attacco: “Ancora mi sono imbattuta in uomini che sostengono esattamente quello che fa Oliver, usando esattamente gli stessi argomenti. Ci sono le persone che dicono ‘credi alla scienza’ e che vi diranno ‘in realtà, non abbiamo ancora abbastanza dati per dire se uomini e ragazzi sono più forti e veloci di donne e ragazze’. Poi ci sono quelli del ‘sii gentile’ che non riesce a vedere il problema. Dicono ‘perché ti preoccupi, riguarda solo una piccola minoranza di donne?‘ per dimostrare le loro credenziali progressiste e sono certa che lo facciano per accreditarsi presso le élite culturali nei media, nel mondo accademico e nell’editoria”.

Insomma la scrittrice non se ne capacita e conclude: “Se vuoi dire al mondo che sei felice di vedere le donne subire infortuni, umiliazioni e perdere opportunità sportive per sostenere un’ideologia post.moderna elitaria abbracciata da una frazione minuscola della popolazione mondiale, va bene… Ma se avete appena detto alle ragazze che non meritano uno sport leale, forse dovreste ripensare all’uso della predazione sessuale, fin troppo reale e comune, contro le giovani donne come vostra tagliente battuta finale”. L’ultimo punto era la stoccata finale contro il comico Oliver.