Cronaca

Trieste, sgomberato il Porto vecchio: da mesi erano accampate decine di migranti senza un posto dove dormire

Sono iniziate questa mattina, 20 novembre, le operazioni di sgombero di migranti dal Porto vecchio che ormai da mesi occupano diverse strutture fatiscenti dell’antico scalo e l’area intorno all’uscita principale. Intorno alle 7 sono arrivati i primi mezzi della Protezione Civile, della Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Esercito e Polizia locale e Vigili del Fuoco. Le operazioni si sono concentrate sotto la tettoia dell’uscita del Porto Vecchio dove un centinaio di migranti dormono in sacchi a pelo, sotto tende da campeggio e su giacigli di fortuna.

In poche ore e in grande ordine, l’area occupata da un centinaio di migranti all’uscita principale del Porto Vecchio è stata sgomberata. I migranti sono stati fatti salire su autobus diretti, secondo quanto si apprende, per strutture di accoglienza.
L’area ora dovrà essere ripulita. Sul posto è rimasto un tappeto di coperte, abiti, scarpe, qualche tenda, sacchi a pelo, avanzi di cibo, bevande e farmaci. I pochi beni, in parte accumulati in parte sparso raccontano le povere storie di chi viveva all’aperto, sotto la tettoia, dormendo uno accanto all’altro, sull’asfalto, stretti tra piumini e coperte spesso donati dai volontari che ogni giorno portavano un pasto caldo ai migranti e anche alle persone senza fissa dimora che vivono nella zona. Tra i letti di fortuna si notano anche medicinali, qualche analgesico o soluzioni per combattere influenza e infreddature.