René Magritte, celebre pittore belga e maestro del Surrealismo, ha raggiunto un traguardo storico. L’ opera “L’empire des lumières” (L’impero delle luci) del 1954 è stata venduta all’asta da Christie’s a New York per 121,2 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per l’artista e diventando la più costosa opera surrealista mai battuta all’asta. La vendita, avvenuta il 19 novembre, ha reso Magritte il 16° artista della storia a superare la soglia dei 100 milioni di dollari, secondo Artprice, società di analisi del mercato artistico. Il dipinto, un olio su tela di 146 x 114 cm, raffigura un paesaggio surreale con una strada deserta immersa nell’oscurità della notte sotto un cielo diurno.
L’opera proveniva dalla collezione privata di Mica Ertegun, interior designer americana scomparsa nel 2023, e aveva una stima iniziale di 95 milioni di dollari. Dopo un’intensa gara tra due offerenti telefonici, il martelletto è calato su un’offerta di 105 milioni di dollari, che con le commissioni ha raggiunto l’eccezionale cifra finale. La tela di Magritte supera il precedente record stabilito nel marzo 2022, quando una versione del 1961 di L’empire des lumières fu venduta da Sotheby’s a Londra per 79,8 milioni di dollari, circa 86,7 milioni di dollari al netto dell’inflazione. L’opera di Christie’s, più grande e complessa, apparteneva alla serie che Magritte sviluppò nel corso di 15 anni, esplorando variazioni sul tema del contrasto tra luce e oscurità.
Secondo Imogen Kerr, esperta di arte surrealista, “ogni iterazione della serie è unica. Alcune sono verticali, altre orizzontali; in alcune la casa è arretrata, in altre occupa il primo piano. Ma tutte condividono quella qualità di luce che rende questi dipinti straordinari.” L’empire des lumières fu creato da Magritte in occasione della Biennale di Venezia del 1954, dedicata al 30° anniversario del Surrealismo. La mostra celebrò il movimento con una retrospettiva delle opere di Magritte, che attirò più di 170.000 visitatori e consolidò la posizione dell’artista come figura di spicco del XX secolo. Alla Biennale, l’opera suscitò un enorme interesse, tanto che Magritte si trovò costretto a prometterla a più di un acquirente. Alla fine, Peggy Guggenheim acquistò il dipinto per 1.000.000 di lire. Per soddisfare gli altri collezionisti, l’artista realizzò ulteriori versioni, ognuna con caratteristiche distintive, tra cui quella venduta da Christie’s, creata per il collezionista belga Willy van Hove.