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Codice della strada, Casu (Pd): “Il governo ha ignorato totalmente la voce delle associazioni delle vittime e dei comitati per la sicurezza”

“L’approvazione del Codice della strada senza gli emendamenti che avevamo presentato insieme ad associazioni delle vittime sulla strada e ai comitati per la sicurezza stradale è un’occasione persa. Questo codice criminalizza alcuni comportamenti, ma dimentica completamente la velocità e la disattenzione che sono le principali cause di scontri e di morti”. Così ai microfoni di 24 Mattino, su Radio24, il deputato del Pd Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti, boccia totalmente il nuovo Codice della strada, ieri diventato legge.
“Questo provvedimento fa un errore gravissimo – spiega il parlamentare – perché nelle nostre strade abbiamo un enorme problema di violenza stradale: quello del più forte che schiaccia il più debole e che lo uccide. Ogni anno ci sono oltre 3.000 morti e oltre 23 miliardi di costi sociali legati agli scontri stradali. Se veramente garantissimo più sicurezza stradale, avremmo tutte le risorse che servono per la sanità, per la scuola, per i trasporti che non stiamo trovando in questa manovra”.

Casu sottolinea che la riforma non dà soluzioni, né garanzie: “Il nuovo codice punisce chi abbandona animali domestici con l’arresto fino a un anno o con una multa da 1000 a 10mila euro. Ma l’aspetto incedibile è che non c’è l’aggravante di un omicidio stradale, se uno uccide un bambino mentre sta guidando e sta facendo una diretta social. E questa richiesta che noi abbiamo fatto non è stata accolta. Quindi, viene considerato più grave uccidere una persona dopo aver bevuto due bicchieri di vino che ammazzarla durante una diretta social mentre si guida. Questo codice contrasta solo alcuni comportamenti, non tutti”.

Il deputato poi si sofferma sulle criticità del codice della strada in merito alla velocità: “È totalmente inutile intervenire sulle sanzioni se non si garantisce la possibilità di effettuare i controlli, che, anzi, vengono resi più difficili. Viene resa ancora più difficile la possibilità di collocare gli autovelox addirittura nelle aree urbane, dove si concentra la maggior parte dei morti. In determinate aree non sarà nemmeno più possibile mettere gli autovelox. Si sta facendo un intervento che sulla carta va nella direzione della sicurezza stradale, ma che nella realtà non la garantirà più”.

Casu spiega che il codice non rispetta le norme europee: “Coi nostri emendamenti abbiamo chiesto di usare le nuove tecnologie per la limitazione della velocità. È già possibile in alcuni mezzi installare un limite di velocità e avere delle impostazioni di default per far sì che il cellulare possa essere utilizzato solamente per via vocale. È inoltre possibile utilizzare dei sensori per gli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Oltre 200 persone – continua – muoiono ogni anno schiacciate dai mezzi pesanti perché non sono neanche viste a causa degli angoli ciechi che impediscono la possibilità di visuale. Ora, nei nuovi mezzi c’è l’obbligo europeo di inserire dei sensori per indicare la presenza di persone fragili negli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Abbiamo chiesto di metterli in tutti i mezzi per fermare la scia di sangue”.

E conclude: “Anche su questo, il governo ha votato contro rimandando la discussione di tutto quello che poteva salvare le vite oggi a quella sulla legge delega, nella quale noi continueremo a esserci perché porteremo la voce delle associazioni delle vittime della strada, tutte mobilitate contro questo codice, insieme ai comitati per la sicurezza stradale. La visione che c’è in questo codice va nella direzione opposta a quella di tutti i grandi paesi europei“.