Jannik Sinner. Sempre Jannik Sinner. Il numero 1 del mondo si carica l’Italia di Filippo Volandri sulle spalle, ribalta l’Argentina, spinge gli azzurri in semifinale contro l’Australia nel remake della finale dell’anno scorso. La sfida contro gli argentini in questi quarti di finale a Malaga è stata all’insegna dell’altoatesino che ha rimediato allo scivolone di Lorenzo Musetti, preferito nel singolare in questi quarti a Matteo Berrettini. Due prove, in singolare e in doppio, che testimoniano ancora una volta lo strapotere del campione delle Atp Finals di Torino.

Sebastian Baez e la coppia Molteni-Gonzalez non hanno potuto nulla. Sinner è stato incontenibile, autoritario. Insomma, il numero 1 del mondo ha fatto semplicemente sé stesso. Ha ridato ossigeno al gruppo con il suo 6-2 6-1 a Baez e poi ha trascinato Berrettini verso il successo nel doppio decisivo contro Molteni e Gonzalez per 6-4 7-5. Una partita, quest’ultima, vissuta punto su punto, tesa, dove anche il romano ha dato un’ottima impressione di solidità, soprattutto con il servizio. Alla fine a fare la differenza è stata la maggiore forza del duo azzurro, che Volandri ha scelto di mettere in campo al posto della coppia sulla carta titolare, quella formata da Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Nel singolare invece Sinner ha prima gestito Baez nei primi quattro giochi, poi ha accelerato senza dare possibilità di replica, mettendo in mostra tutta la sua superiorità con un break dietro l’altro. Alla fine saranno ben quattro. Una prestazione dove non c’è molto da aggiungere. Troppa la superiorità del leader della classifica.

Chi invece fallisce ancora l’appuntamento con il cemento spagnolo della Coppa Davis è Lorenzo Musetti, impegnato contro Francisco Cerundolo. Dopo le fatiche dell’edizione 2023, la superficie di Malaga continua a risultare indigesta al tennista azzurro. Dopo un inizio promettente (break nel terzo game), Musetti si è sciolto lentamente, fino a crollare nel secondo set e terminando la sfida con il pesantissimo punteggio di 6-4 6-1. Una prestazione insomma deludente, inaspettata, arrivata contro un avversario sì insidioso, ma non certo un esperto del cemento. Le difficoltà del mondo indoor proseguono per il carrarino e in vista della prossima sfida contro l’Australia in semifinale, la candidatura di Matteo Berrettini come secondo singolarista non solo appare molto forte, ma forse anche quasi scontata. D’altronde, il romano sul veloce ha sempre avuto una certa dimestichezza.

Questo successo contro l’Argentina non solo consente all’Italia di rompere il ghiaccio in questa fase finale di Coppa Davis (un passaggio sempre insidioso quando si parla di esordi), ma spinge gli azzurri di Volandri verso una vera e propria autostrada in direzione del bis mondiale. L’Italia infatti era già favorita alla vigilia, ma dopo questi quarti di finale, lo è ancora di più. All’eliminazione della Spagna di Rafa Nadal e Carlos Alcaraz si è aggiunta anche quella degli Stati Uniti di Taylor Fritz e Ben Shelton per mano dell’Australia. Tradotto: sono fuori le due avversarie più temibili in assoluto. Nel tennis (come nello sport in generale) tutto può accadere e mantenere altissima la concentrazione è un fattore prioritario, ma sarebbe anche cieco non vedere il netto miglioramento della situazione degli Azzurri. Ora, più di prima, dipende tutto da Sinner e compagni.

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Musetti deluso dopo il crollo in Coppa Davis: “Prestazione imbarazzante, il peso della maglia si sente. Cosa farei se fossi il capitano”

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