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“Gatti randagi ammazzati a fucilate e bastonate, intere cucciolate buttate nella spazzatura”: l’orrore e l’allarme dei veterinari del bresciano

Scatta l'emergenza in Franciacorta e sul Sebino: "Le Amministrazioni agiscano"

di F. Q.
“Gatti randagi ammazzati a fucilate e bastonate, intere cucciolate buttate nella spazzatura”: l’orrore e l’allarme dei veterinari del bresciano

Orrore e disgusto nella provincia di Brescia, in particolare in Franciacorta e sul Sebino. Infatti i veterinari della zona sono “molto allarmati” perché hanno registrato centinaia di casi di gatti randagi che sono stati ammazzati a fucilate, picchiati a morte con i bastoni o intere cucciolate buttate nei cestini della immondizia. Questo è accaduto in diverse zone residenziali.

Il motivo di tanta ferocia? Dal tam tam dei vicini della zona interessata, sembra che la verità sia da ricondurre al fatto che i mici spesso entravano nei giardini privati delle abitazioni.

“Quasi tutti gli esemplari adulti, – rivela a BresciaOggi la responsabile dell’Associazione Laica di Erbusco, Tania Reggi – a cui facciamo una radiografia di controllo, presentano dei pallini di fucile. Sull’orecchio, nella zampa, nel costato, un pallino lo si trova sempre“.

Ora l’emergenza è chiara e urgente. Anche perché per i gatti che “sopravvivono” agli attacchi umani rimangono menomazioni agli occhi e alle zampe, più diverse ferite agli organi interni.

Ma tutte le Associazioni che si occupano dei piccoli randagi dall’Associazione Laica a quella di Paratico sono concordi nell’affermare che “c’è ancora molto da fare, e serve maggiore sensibilità, soprattutto da parte delle istituzioni“. L’appello è rivolto alle amministrazioni comunali dei paesi interessati da questo preoccupante fenomeno Capriolo, Paratico, Cologne, Cazzago San Martino e Foresto Sparso.

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