Cronaca

I romani sono buoni ma non sono stupidi: l’indagine del Comune mistifica la realtà

È veramente incredibile che, mentre la qualità della vita nella capitale tocca il punto più basso degli ultimi 50 anni, il Comune di Roma e la sua Agenzia di controllo e qualità dei servizi pubblici si permettano di fare una conferenza stampa per dire che la situazione romana è meglio dell’anno scorso e che la attuale giunta è promossa a pieni voti dai cittadini i quali sono soddisfatti di 17 servizi pubblici su 18. Ma è ancora più incredibile che nessuno abbia detto o scritto che i romani sono buoni e tolleranti ma non sono stupidi specie se qualcuno mistifica una realtà che è sotto gli occhi di tutti, tanto più se poi, in vista delle prossime elezioni comunali, si aggiunge che questo “conferma il trend favorevole dei primi tre anni di mandato della giunta Gualtieri”.

Un solo esempio: il Comune dice che i cittadini sono soddisfatti dei “trasporti pubblici, taxi compresi”, segno che “a Roma si continua a vivere bene nonostante traffico e cantieri”. Eppure basta leggere i titoli del Corriere romano di due giorni prima: “Roma paralizzata dal traffico: Raccordo e Olimpica in tilt, spostarsi in macchina e con i bus è un’impresa quotidiana”; “A 50 giorni dal Giubileo, mentre si cerca lo sprint per rispettare il cronoprogramma dei lavori, la viabilità è congestionata a causa dei numerosi cantieri aperti con restringimenti di carreggiata e ingorghi”; “Roma paralizzata dal traffico: giornata di passione tra il Raccordo e l’Olimpica”. Altro che “vivere bene”!

Per non parlare dei taxi, ormai introvabili specie nelle ore di punta, con attese lunghissime ed infruttuose al telefono (3570) o sul sito web; con la conferma visiva delle interminabili file alla stazione Termini ed ai parcheggi centrali. E come essere soddisfatti di strade spesso buie e piene di buche, di spazi pubblici sottratti ai cittadini con dehors e simili (dovevano essere limitati solo al periodo del covid), di carreggiate che scompaiono sotto doppie o triple file di auto e mezzi pesanti, di veicoli che, nell’indifferenza generale, invadono tutti gli spazi riservati?

L’unica insufficienza – ci dicono – riguarda l’igiene urbana, ovvero il combinato di raccolta rifiuti e pulizia stradale. Ma, niente paura, a questo -rassicura il Comune – rimedierà “la nostra scelta coraggiosa di chiudere il ciclo dei rifiuti attraverso il termovalorizzatore”; che, però, se va bene, sarà pronto nel 2027 e, di certo, non servirà a pulire strade e piazze invase da rifiuti di ogni tipo. Meglio sarebbe almeno (anche se è una goccia nel mare) fare entrare subito in servizio per la pulizia delle strade, con contratto permanente, i 250 nuovi addetti appena assunti da Ama e potenziare seriamente al più presto la raccolta differenziata, rimasta sotto il 50% (e, peraltro, di pessima qualità), specie in vista del notevolissimo aumento dei rifiuti del Giubileo.

Restano solo tre domande. Ma questi 5700 romani, citati come intervistati soddisfatti di questo sfacelo, chi sono e come sono stati trovati? E perché queste interviste sono state fatte a luglio e non nel pieno della stagione lavorativa? La terza è più semplice: usque tandem, cioè fino a quando si pensa di poter abusare della pazienza e del buon carattere dei romani?