Accuse alle “toghe rosse” riprendendo le dichiarazioni di Elon Musk e offese all’integrità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’iniziativa del movimento di estrema destra Rete dei Patrioti di fronte ai tribunali di Prato, Firenze, Lucca e Pistoia ha fatto scattare l’apertura di un’indagine condotta dalla Digos per conto delle Procure di Prato e di Lucca, con quella di Firenze che è stata informata, con l’ipotesi di reato di offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica.

“Elon Musk ha ragione, toghe rosse andatevene!” è il testo di uno striscione esposto dai militanti. Che poi in un comunicato spiegano le motivazioni del loro gesto, tirando in ballo anche il Capo dello Stato: “Fa piacere che un uomo influente come Musk intervenga per affermare il diritto dell’Italia di difendere i propri confini da un’immigrazione incontrollata che ha ormai raggiunto le proporzioni di una vera e propria invasione – si legge sui social con a corredo le foto dei manifestanti con gli striscioni – Allo stesso tempo, fa sorridere l’improbabile sovranismo di Sergio Mattarella: un presidente della Repubblica sempre pronto ad obbedire agli Usa quando ci impongono di sostenere l’Ucraina contro i nostri interessi per poi riscoprirsi patriota e sovranista solo quando un americano afferma il nostro diritto di difendere i confini senza ingerenze da parte di una magistratura politicizzata. Tacciano quindi Mattarella e i magistrati e ben venga Elon Musk, nella speranza che riesca a motivare un governo che, per la verità, si sta dimostrando piuttosto debole e maldestro nella gestione dei flussi migratori”.

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