Si chiama Bluebonnet Learning, ed è ispirata al fiore simbolo del Texas. Un termine scelto per evocare un senso di appartenenza, identità locale e orgoglio statale. Si tratta di una serie di insegnamenti didattici che il board delle scuole dello stato del Texas ha approvato in via preliminare, e che prevede l’adozione di riferimenti biblici inclusi nel programma delle lezioni, dalla materna fino alla fine delle elementari. Il via libera definitivo è atteso per il 22 novembre. A proporla sono stati i repubblicani, partito di Donald Trump, che nel secondo stato più popoloso degli States vogliono riportare la religione cristiana nelle aule scolastiche.
Se adottato il curriculum introdurrebbe l’insegnamento di contenuti evangelici come la Regola d’Oro (Golden Rule) della parabola del Buon Samaritano – “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” – e altre lezioni tratte dai libri della Bibbia. Un insegnamento nell’ambito della storia dell’arte esplorerebbe la figura di Gesù nelle varie rappresentazioni dell’Ultima Cena. L’adozione del curriculum sarebbe opzionale per le scuole, che però riceverebbero finanziamenti aggiuntivi a partire da 60 dollari ad allievo nel caso in cui decidessero di adottarlo.
Otto membri del board su 15 si sono pronunciati a favore dell’adozione. In linea con il parere di molti esperti legali, l‘American Federation of Teachers (il secondo sindacato degli insegnanti negli Usa) si è schierata contro invocando “la separazione di Chiesa e Stato prevista dal Primo Emendamento“. Il Texas non è il solo stato che punta a introdurre la Bibbia nelle classi. In Louisiana solo pochi giorni fa un giudice ha bloccato una legge statale che richiedeva l’affissione di un poster con i dieci comandamenti in tutte le classi, mentre in Oklahoma il provveditore Ryan Walters ha annunciato qualche mese fa che tutte le scuole dovevano introdurre l’insegnamento della Bibbia. Uno degli aspiranti al posto di Segretario all’Istruzione prima della nomina della manager della World Wrestling Entertainment Linda McMahon, Walters, aveva chiesto alle scuole di proiettare un video che lo immortalava in preghiera per il presidente eletto Trump.