Donald Trump non si è ancora insediato da presidente, ma ha già perso un componente della sua amministrazione: Matt Gaetz si è ritirato dalla corsa per ricoprire l’incarico di Procuratore generale degli Stati Uniti, il nostro ministro delle Giustizia. Lo ha annunciato con un post su X l’ex deputato della Florida. “Ho avuto incontri eccellenti con i senatori ieri. Ho apprezzato il sostegno ricevuto da molti. E’ chiaro che la mia conferma stava diventando una distrazione per il lavoro della transizione Trump-Vance. Non c’è tempo da perdere per un battaglia prolungata a Washington ed è per questo che ritiro il mio nome dalla corsa a ministro della Giustizia”, scrive Gaetz. “Sarò sempre onorato della nomina a ministro della Giustizia e rimango impegnato a far sì che Trump sia il Presidente di maggior successo della storia”, ha aggiunto.
Il passo indietro di Gaetz arriva nel day after dello scoop del New York Times sulle migliaia di dollari versate ad alcune donne in cambio di sesso. Il quotidiano ha ottenuto una copia dei documenti dell’inchiesta dell’Fbi dalla quale emerge una rete di pagamenti intercorsi tra Gaetz e decine di amici e collaboratori che avrebbero partecipato con lui a festini con escort e droga. A ricevere denaro una donna che all’epoca dei fatti aveva 17 anni e altre due che hanno testimoniato di essere state ingaggiate come squillo in cambio di circa 10mila dollari. Il documento mostra come il candidato Attorney General e un amico abbiano inviato migliaia di dollari tramite il servizio di pagamento Venmo a decine di persone che, secondo le testimonianze rilasciate agli investigatori federali e del Congresso, sono state coinvolte in festini a sfondo sessuale dal 2017 al 2020. I democratici del Senato avevano chiesto all’Fbi i documenti sull’indagine per assicurarsi che il materiale sia disponibile per le audizioni relative alla conferma dell’ex deputato a ministro della Giustizia. Quelle audizione, però, non ci saranno più.
I had excellent meetings with Senators yesterday. I appreciate their thoughtful feedback – and the incredible support of so many. While the momentum was strong, it is clear that my confirmation was unfairly becoming a distraction to the critical work of the Trump/Vance…
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La Redazione
Roma, 21 nov (Adnkronos) - De Luca ancora candidato in Campania? "Io spero che non accada, lavoreremo con il partito campano per costruire una coalizione. Spero di poter dialogare con il Pd campano per trovare una soluzione". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
"Il terzo mandato non si fa, non è una questione personale. Non sarei stata felice di candidare Bonaccini in Emilia Romagna o Decaro a Bari? Non è personale. Questo non vuol dire, come a Bari e in Emilia Romagna, non poter lavorare insieme per costruire il dopo, che è venuto bene in Emilia Romagna e a Bari. Speriamo di lavorare in un'altra direzione", ha spiegato la segretaria del Pd.
Roma, 21 nov (Adnkronos) - E' "positivo" che Giuseppe Conte abbia dichiarato di vole restare nel campo progressista. Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita. "Da parte nostra continuerà un atteggiamento ostinatamente unitario, abbiamo bisogno di alleati solidi, io non vivo il rapporto con gli altri come una competizione", ha spiegato la segretaria del Pd.
I 5 stelle "stanno facendo una discussione interna cui guardiamo con grande rispetto. A noi serve l'unità delle forze progressiste, il nostro avversario è la destra. Io continuerò a lavorare per il massimo dell'unità, l'ho fatto per le regionali e il risultato è arrivato", ha detto Schlein.
Roma, 21 nov (Adnkronos) - "E' il segno che hanno problemi contro ogni forma di dissenso, censurano intellettuali, professionisti, è accaduto con Raimo. Il Dl sicurezza reprime ogni forma di dissenso". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita commentando il post del sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove contro Tomaso Montanari.
"Delmastro è lo stesso, oltre a essere sotto inchiesta, che si è permesso di dire di non far respirare chi siede nelle macchine della Polizia. Ci deve essere un faro, la Costituzione, che dice che sono impedite pene inumane e degradanti. La domanda è, dove ci vogliono portare? Indietro, invece l'Italia vuole andare avanti", ha spiegato la segretaria del Pd.
Roma, 21 nov (Adnkronos) - "Parole di una gravità assoluta, del tutto prive di fondamento, lo dicono i dati Istat". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita a proposito delle parole del ministro Valditara sul femminicidio.
"Una strumentalizzazione politica infondata. Questo è il ministro dell'Istruzione, come fa la scuola a contrastare stereotipi di genere e cultura patriarcale?", ha aggiunto la segretaria del Pd.
Roma, 21 nov (Adnkronos) - "Noi siamo cresciuti al 43% in Emilia Romagna e al 31% in Umbria, FdI ha perso il 13% in Umbria, il 4% in Emilia Romagna e l'11% in Liguria. Se c'è qualcuno che si deve preoccupare è la Meloni". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
"Sono due anni che è chiusa nei palazzi, esce solo per brevi comparsate alla fine delle campagne elettorali e vede le persone solo da palchi e palazzi. Attacca noi, i giornaloni, i migranti e dopo due anni di suo governo le persone non stanno meglio", ha aggiunto la segretaria dem.
Roma, 21 nov (Adnkronos) - "E' importante la conferma che ci sono stati crimini di guerra a Gaza. E' un mandato che tutti i Paesi firmatari sono tenuti a ottemperare, questo vuol dire che ci aspettiamo che anche il governo italiano sia conseguente". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul mandato di cattura internazionale per Netanyahu.
(Adnkronos) - Nel ricorso in Cassazione, la difesa contesta la sentenza del 10 luglio scorso quando la corte d'Appello di Brescia ha ribadito la verità sulla strage di Erba che si ripete identica da quasi 18 anni: sono stati i coniugi Romano, Olindo e Rosa Bazzi, a uccidere - a colpi di spranga e coltelli -, Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli. Le fiamme appiccate nella corte di via Diaz cancellano le tracce, ma quando gli aggressori si chiudono alle spalle la porta dell'appartamento di Raffaella si trovano di fronte, increduli, i vicini di casa: si salva per una malformazione alla carotide Mario Frigerio assalito da Olindo, viene colpita sulle scale e poi uccisa nella loro mansarda la moglie Valeria Cherubini.
La difesa - nel provvedimento indirizzato alla Cassazione - prova a scardinare i tre pilastri della condanna: la testimonianza di Frigerio, la traccia di sangue sul battitacco dell'auto di Olindo di una delle vittime e le confessioni dei due imputati. Nel ricorso vengono messe in fila le "plurime acquisizioni scientifiche nuove" e i "dirompenti dati clinici nuovi - da leggere a loro volta alla luce di nuove scoperte scientifiche" che, per la difesa, mettono in dubbio la credibilità dell'unico testimone oculare. Nelle pagine si evidenzia l'aver portato all'attenzione dei giudici fatti "nuovi" e "diversi" e si sottolinea lo "strabismo motivazione" nel descrivere le fasi della morte di Valeria Cheribini.
Non solo: si parla, per alcuni aspetti, di "palese illogicità" o "cortocircuito logico" e della "negazione", operata dalla Corte bresciana, "della novità degli elementi addotti dalla difesa a sostegno della falsità delle confessioni", con ciò risultando la sentenza "viziata sia nella interpretazione giuridica del concetto di prova nuova, sia nella motivazione, la quale risulta in più punti omessa o meramente apparente".
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