È morta annegata nella vasca da bagno di casa. Perla aveva solo 10 mesi e gli investigatori hanno pochi dubbi: ad ucciderla è stata la mamma Carola Finatti, 30 anni, che ha poi tentato il suicidio colpendosi al petto con un coltello da cucina. Ad allertare i soccorsi è stato il padre della piccola, Antonio […]
È morta annegata nella vasca da bagno di casa. Perla aveva solo 10 mesi e gli investigatori hanno pochi dubbi: ad ucciderla è stata la mamma Carola Finatti, 30 anni, che ha poi tentato il suicidio colpendosi al petto con un coltello da cucina. Ad allertare i soccorsi è stato il padre della piccola, Antonio Parrinello, che – rientrato a casa intorno alle 13 al civico 39 di via Grazioli, a Nole in provincia di Torino – ha trovato la figlia nella vasca e accanto la moglie ferita. Ha trovato l’abitazione stranamente sbarrata, compresa la chiave inserita nella porta d’ingresso dall’interno. Tanto che, per entrare, è stato costretto a passare da una finestra.
L’uomo, 35enne, ha cercato invano di rianimare la figlia, mentre ha chiesto aiuto al 118 e alle forze dell’ordine. La piccola era l’unica figlia della coppia. La madre è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale Le Molinette di Torino, ha subito un intervento chirurgico ed è in prognosi riservata. È ricoverata e piantonata ma non è non in pericolo di vita. La 30enne era in cura da uno psicologo dalla nascita della bambina e anche nel pomeriggio del 22 novembre avrebbe dovuto incontrare il suo dottore.
“Stiamo insieme da 18 anni, Perla era il nostro sogno. L’abbiamo voluta tantissimo”, ha ripetuto l’uomo ai carabinieri. Nella casa di via Grazioli sono stati ritrovati numerosi bigliettini scritti dalla trentenne. Gli investigatori stanno analizzando anche il cellulare della donna per capire se avesse cercato di mettersi in contatto con qualcuno prima della tragedia. Le indagine sono affidate ai carabinieri coordinati dalla pm della procura di Ivrea Elena Parato.