Come Cortina d’Ampezzo (più avanti) anche la Lombardia si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali del 2026. E non è un caso, infatti, che una buona fetta di soldi pubblici stanziati dal governo siano indirizzati verso le località della Regione guidata da Attilio Fontana. A Livigno e Bormio il prezzo del giornaliero in alta stagione toccherà punte, rispettivamente, di 66,5 e 59 euro, mentre gli abbonamenti salgono, nel primo caso, del +4,9% in un anno e del +21,3% in tre anni; a Bormio del +4,6% su anno, +17,4% nel triennio. In entrambe le località la stagione partirà il 30 novembre. A Livigno si punterà, come di consueto, a chiudere la stagione l’1 di maggio.

A Piani di Bobbio-Valtorta, il comprensorio più vicino alla città di Milano e diviso tra Valsassina e Val Brembana, cabinovie e seggiovie entreranno in funzione il 6 di dicembre e lo skipass oscillerà tra 36 e 45 euro. Ponte di Legno-Tonale insiste su Lombardia e Trentino. E se in Presena si scia già (c’è un ghiacciaio, ogni estate coperto con teloni geotermici) il via per il resto del comprensorio – 41 piste che partono da circa 1.100 metri di quota fino ai 3.016 del ghiacciaio – è previsto il 5 di dicembre e i giornalieri partiranno da 48 euro fino a un massimo di 65.

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