Dopo la sosta di novembre per le nazionali, torna la Serie A. Oltre all’attesa sfida tra Milan e Juventus, una delle partite più interessanti della tredicesima giornata è certamente Napoli-Roma. L’allenatore dei partenopei Antonio Conte, nella conferenza stampa di presentazione, è tornato sul caso Var dopo le polemiche che ha sollevato al termine del match di San Siro contro l’Inter. E ha commentato le parole di Beppe Marotta, presidente dell’Inter e suo dirigente sia in nerazzurro sia ai tempi della Juventus.

“Può cambiare subito qualcosa dopo le mie dichiarazioni sul Var? Questo non lo so dire. Ho sollevato una discussione a livello costruttivo, sicuramente oggi abbiamo dei mezzi che ci devono far riflettere”, ha spiegato Conte. “Dopo la decisione di Mariani sull’episodio, io pensavo ci fosse stato un contatto col Var. E invece è emerso che il Var si è limitato a dire ‘c’è un contatto’. Ma il calcio è uno sport di contatto. Non è pallavolo. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, l’arbitro ha bisogno di un aiuto migliore rispetto a quello avuto a San Siro. Mi auguro che tutti abbiano riflettuto e che la prossima volta si dia un aiuto diverso all’arbitro. Non devi essere chiamato al Var per cambiare decisione: puoi anche confermarla. Mi è dispiaciuto per Mariani, che aveva condotto bene la partita, ma non è stato aiutato. Mariani non è da censurare, ma piuttosto chi non gli ha dato l’opportunità di confermare o modificare la decisione“.

Sulle parole di Marotta che aveva affermato “quando Conte parla, ha sempre degli obiettivi”, l’allenatore del Napoli ha dichiarato: “Lo ringrazio, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono uno intelligente (ride, ndr) e che faccio una buona comunicazione. Sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono, non sono comuni. Non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.

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