Il quorum è stato raggiunto durante la prima giornata di ‘Nova, l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, in corso al Palazzo dei Congressi a Roma. Gli attivisti sui vari temi oggetto delle votazioni, i cui risultati verranno annunciati nel pomeriggio di domenica, si esprimono e si dividono. Troviamo ad esempio alcuni favorevoli al cambio del nome del partito guidato da Giuseppe Conte per “per ripartire da capo, da zero”. La totalità degli intervistati sono a favore del superamento del limite dei due mandati. Molti sono favorevoli all’inserimento del doppio mandato per singola carica in cui ci si candida per “non disperdere le competenze acquisite”. Su ruolo e poteri del garante, arrivano prese di posizione nette: “E’ ora di archiviare Grillo”, “la balia per un’intera comunità è un ruolo superato, per il M5s è giunta l’ora della maturità”; “ha contribuito a fondarlo, ora distrugge, via”. Minoritaria è la posizione per mantenere il ruolo Grillo così com’è. Per altri il garante “deve essere una carica onorifica” e “a tempo”. Sul nodo delle alleanze e la collocazione nel campo progressista, le maggiori divisioni. Allearsi perché “il M5S il 51% non lo penderà mai”; “perché il campo progressista è nei nostri valori”; “le alleanze sono l’unico modo per rispondere a questa destra“, dicono i favorevoli. Rischio di essere fagocitati dal Pd? “L’isolamento non è una soluzione”. Ma non pochi sono quelli che invece ritengono che il M5s debba tornare alle origini e non allearsi con nessuno. Troviamo anche chi si dice favorevole a un’alleanza con Renzi se questa è basata su punti condivisi, ma si tratta di una voce isolata.

Articolo Precedente

Vannacci presenta il suo movimento politico, tra “camerata” e vignette sulla polemica con Egonu: “Non è un’Opa sulla Lega”

next