Politica

Conte apre la Costituente M5s, contestatori in platea. Lui: “Siamo aperti al dissenso”. Poi nel pomeriggio l’annuncio: “Raggiunto il quorum”

“Abbiamo raggiunto il quorum, è una soddisfazione per tutti”. Le parole di Giuseppe Conte arrivano nel tardo pomeriggio sollevando l’applauso della platea di Nova, in quel momento impegnata ad ascoltare il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana. “È la vittoria di chi ha deciso di decidere – continua Conte tra gli applausi – di […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

“Abbiamo raggiunto il quorum, è una soddisfazione per tutti”. Le parole di Giuseppe Conte arrivano nel tardo pomeriggio sollevando l’applauso della platea di Nova, in quel momento impegnata ad ascoltare il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana. “È la vittoria di chi ha deciso di decidere – continua Conte tra gli applausi – di impegnarsi per definire il futuro del M5s, a prescindere dagli orientamenti di voto”. E conclude: “Continuiamo a votare per decidere sulle nostre battaglie”. Per l’ex premier, dunque, il primo scoglio è superato, al netto di quelli che saranno i risultati. Ed è uno scoglio che lo porta automaticamente a esorcizzare il fantasma di Beppe Grillo, aleggiato poche ore prima, proprio all’apertura dei lavori. “Quando la stragrande maggioranza degli italiani non va a votare, il Movimento 5 stelle non può rimanere indifferente. Da qui è nato il nostro processo costituente“. Così Conte aveva aperto in mattinata la kermesse del Movimento tra i tanti parlamentari M5s presenti all’evento, tra i quali i capigruppo al Senato e alla Camera Stefano Patuanelli e Francesco Silvestri e l’ex presidente della Camera Roberto Fico.

La contestazione – L’apertura, dunque, che ha portato anche un momento di contestazione: un gruppo di circa venti persone ha interrotto l’intervento iniziale di Conte. In coro hanno urlato “dimissioni” e “siete come il Pd”. Indossavano una maglia con i volti di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. “Avevamo previsto le contestazioni, noi siamo aperti anche al dissenso perché questa è una forza politica sana“, ha replicato Conte. “Se ci sono 90 mila persone che discutono ci possono essere anche persone che la pensano diversamente”, ha aggiunto ricordando che “per un movimento che è nato sulla partecipazione democratica invitare a non votare o mettersi contro un processo di confronto è la contraddizione più forte che ci può essere. Noi la accettiamo perché siamo aperti, ma contraddice il principio fondamentale del M5s”. “Casaleggio per primo ha individuato le potenzialità della democrazia diretta su piattaforma digitale. Ma oggi stiamo andando oltre. Ciascuno di noi può decidere sul futuro del M5s, abbiamo rovesciato la piramide, è la base che è in alto, che sta decidendo”, ha concluso.

Il voto online – Conte ha dato così il via a una serie di dibattiti accompagneranno il voto online. Gli iscritti del Movimento 5 Stelle avranno tempo fino a domenica alle 15 per esprimersi sulle decine di quesiti destinati, in ogni caso, a tracciare la rotta del Movimento da qui ai prossimi anni. Sul tavolo ci sono i nodi principali da sciogliere, dalla regola dei due mandati al ruolo del garante (carica ricoperta da Beppe Grillo) fino all’ipotesi di modifica di nome e simbolo. Ma anche la collocazione politica e le alleanze (sì o no?). Domande che incideranno anche sulla leadership di Giuseppe Conte, che ha condizionato la propria permanenza ai vertici del Movimento alla conferma di un orientamento progressista e favorevole alle alleanze con altre forze politiche. Per i quesiti riguardanti le modifiche dello Statuto, è richiesta la maggioranza qualificata, cioè il 50% più uno degli aventi diritto (sono 88.943 gli iscritti chiamati al voto).

Ospite il premio Nobel Stiglitz – La prima giornata di Nova, il gran finale dell’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle, prende il via con un dibattito su “salute diritto universale”, a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, e Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato. È stata poi la volta del primo ospite internazionale: Veronica Gentili ha moderato l’intervista di Pasquale Tridico (europarlamentare M5s ed ex presidente dell’Inps) a Joseph Stiglitz, economista e premio Nobel per l’Economia nel 2011. Si è parlato della vittoria di Donald Trump (“un demagogo che mostra le caratteristiche peggiori di un leader”, ha detto Stiglitz) ma anche della necessità di un movimento progressista in Italia ed Europa: “Serve puntare sulla coesione sociale, su politiche che promuovano maggiore uguaglianza tra i cittadini ed equità tra le generazioni. Ed è essenziale – ha aggiunto il premio Nobel rispondendo a una domanda di Tridico – combattere contro il cambiamento climatico e investire sui nostri figli. Questi sono elementi centrali di un movimento progressista”.

Il programma di Nova – A seguire si è tenuto un panel sulla scuola “aperta a tutti” con Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, e Salvatore Giuliano, dirigente scolastico e coordinatore del comitato istruzione, università, cultura e informazione. Poi la tavola rotonda sulla “giustizia climatica, economica e sociale”, e l’intervento video di Luigi Zingales, economista e professore dell’Università di Chicago. L’economia è stata protagonista anche nel panel dedicato anche al lavoro e “per un’esistenza libera e dignitosa”. Poi sul palco arriva Enrico Mentana e a intervistarlo è ancora una volta la collega Gentili. “Trasparenza, legalità e lotta alle mafie”, è invece l’incontro moderato dalla giornalista Elvira Terranova, al quale prendono parte, tra gli altri, Federico Cafiero De Raho e Roberto Scarpinato. Gentili modera anche dell’ultimo momento di confronto della giornata tra il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, la giornalista di Domani Daniela Preziosi e la direttrice delle testate QN Agnese Pini. Il tema è “L’Italia al confronto”. Poi i saluti di Conte e Nova riprenderò domenica mattina.

Fico: “Nessun problema ad avere opinioni diverse” – Dietro le quinte dell’evento, tra gli stand, ci sono tanti parlamentari e big del movimento. Con l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, che parlando con i cronisti a margine di Nova ha sottolineato che per il M5s “è un momento molto importante perché, a prescindere da tutto c’è voglia di partecipazione”. Sulla contestazione per Fico “non c’è nessun problema ad avere opinioni diverse e contestare ciò che non si ritiene giusto. Un movimento plurale, grande, importante come il nostro, che ha determinato per anni l’agenda politica nazionale, penso che non abbia nessun problema ad avere opinioni interne diverse”, ha aggiunto. A chi gli chiede un messaggio da mandare a Beppe Grillo, Fico risponde: “Non so messaggi a Grillo. È fondatore e garante, questa è casa sua“. “Io spero che Beppe arrivi“, ha dichiarato il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri: “Sarei contento se venisse perché per come la vedo io dovrebbe essere fiero di quello che abbiamo creato“. “È un processo di partecipazione complicato, sicuramente ci sono tante domande ai nostri iscritti – ha aggiunto Silvestri -, però è un processo di partecipazione molto avvincente e credo che sia assolutamente in linea con il Movimento Cinque Stelle. Da un po’ di tempo che non facevamo progetti di partecipazione così ampia”.

Gli appuntamenti di domenica – La seconda giornata di Nova inizierà con l’incontro “Una e indivisibile“, al quale parteciperanno costituzionalisti del calibro di Michele Ainis, Roberta Calvano e Massimo Villone, ma ci saranno anche Roberto Fico, Alfonso Colucci e Alessandra Maiorino. Dopo sarà la volta di Tomaso Montanari, intervistato da Giulio Gambino. Il direttore di Tpi modererà, a seguire, il panel sulla libertà d’informazione in cui spiccano il nome di Flavia Carlini, autrice, divulgatrice e attivista politica, e Giulia Innocenzi, giornalista d’inchiesta e regista. Poi un’altra intervista, stavolta di Jeffrey Sachs, economista e saggista, a seguire Nico Piro, scrittore e inviato speciale per la Rai, si occuperà della “strada verso la pace“. Sarà poi la volta del colloquio con Sahra Wagenknecht, leader del partito Bsw nel Bundestag in Germania, a cui seguirà il panel sull’economia e l’impresa etica e l’intervista ad Alessandra Todde, la governatrice della Sardegna. L’ultimo dibattito prima della chiusura del voto e dello scrutinio, previsti per le 15, farà il punto sui 15 anni del Movimento 5 stelle a cui parteciperanno il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e Marcello Veneziani. A concludere tutto ancora una volta, però, ci penserà il presidente Giuseppe Conte che presenterà il risultati del voto online.