“Quando per la prima volta questo paese ha una presidente del Consiglio donna, che ti leva ‘Opzione donna’, ti toglie la riduzione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia e sui prodotti per l’igiene femminile e la prima cosa che fa al momento dell’insediamento è dichiarare che lei è ‘il presidente’, quello è patriarcato“. È uno dei passaggi dell’intervento della senatrice del M5s Alessandra Maiorino nella seconda e ultima giornata di Nova, l’assemblea costituente dei 5 Stelle al Palazzo dei Congressi a Roma.
La parlamentare elenca tutti gli esempi di patriarcato che ancora affliggono il nostro paese, premettendo: “Dall’inizio dell’anno sono 263 gli omicidi avvenuti in Italia. Di questi, 96 sono gli omicidi di donne, di cui 82 sono quelli avvenuti nel cosiddetto ambito familiare, cioè per mano di qualcuno che aveva le chiavi di casa. In pratica noi donne, se non ci ammazzassero mariti, ex mariti, partner, amanti, aspiranti, amanti, non moriremmo mai di morte violenta.Ma i femminicidi sono solo la punta dell’iceberg”.
E spiega: “Quando sei una professionista e il tuo collega uomo viene pagato più di te, quello è patriarcato. Quando sei una madre e sei una vittima di violenza, ma in nome di un astruso concetto di bigenitorialità ti viene tolto il figlio perché possa godere anche della compagnia del padre abusatore e violento, quello è patriarcato – continua – Quando c’è una legge voluta dallo Stato e difesa dal popolo, che dice che l’ultima parola sul tuo corpo e sulla tua gravidanza spetta a te, ma poi vai nel servizio pubblico e trovi il 90% di medici obiettori di coscienza e le associazioni antiabortiste pagate con i tuoi soldi per molestarti, quello è patriarcato”.
Maiorino, infine, menziona il discusso videomessaggio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione dell’inaugurazione della Fondazione Cecchettin: “Quando di fronte alle storie, alle testimonianze, ai dati, al dolore di un padre che si affida alle istituzioni per ricordare la figlia ammazzata da un ragazzo bianco, educato e di buona famiglia, trovi il ministro che dice che è colpa dei migranti e che in Italia il patriarcato non esiste più, allora tu sai che il patriarcato esiste ma è ferito. E questo oggi è il momento di combatterlo con ancora più forza e determinazione di ieri, tutte unite anche con i tanti uomini di buona volontà”.