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“Non sapete chi sono io, a casa mia faccio quello che voglio”: Chiara Doria di Forum indagata per stalking

A denunciare l’avvocata Chiara Doria e il marito imprenditore sono stati i vicini di casa a Nardò, in provincia di Lecce. La controversia, cominciata nel 2022, sarebbe sfociata in violenze fisiche e verbali. L’udienza preliminare è prevista per il 16 gennaio

di Gabriele Scorsonelli
“Non sapete chi sono io, a casa mia faccio quello che voglio”: Chiara Doria di Forum indagata per stalking

Avvocata di professione, toga addosso nel ruolo di uditrice giudiziaria, partecipa alla storica trasmissione di Mediaset, Forum. Su Instagram, dove conta quasi 190.000 follower, pubblica i video dei suoi interventi in televisione. Adesso, però, Chiara Doria è finita in tribunale dalla parte degli imputati. A denunciare lei e il marito imprenditore Gabriele Durante con l’accusa di stalking sono stati vicini di casa a Nardò, in provincia di Lecce. In particolare la famiglia dell’assessora Sara D’Ostuni, che da due anni sarebbe vittima di molestie e dispetti da parte della coppia. Tra questi, musica ad alto volume anche durante le ore pomeridiane, lancio di oggetti come mollette, cartacce e altra immondizia nel giardino e secchiate d’acqua dal piano superiore, con il solo scopo di disturbare e bagnare la zona sottostante.

L’origine della controversia risale al 2022 e sarebbe legata alla mancata realizzazione di un muro tra le abitazioni delle due parti. Da lì, stando al Corriere, un climax di atteggiamenti aggressivi che avrebbero intimidito l’amministratrice comunale, fino a provocarle una stato d’ansia e di paura sia per la propria incolumità che per quella dei suoi familiari. Come riporta Repubblica, giunta all’esasperazione D’Ostuni avrebbe deciso di installare telecamere dotate di microfono con cui documentare le molestie. A luglio 2023, l’episodio più grave. Dal loro appartamento, Doria e Durante avrebbero lanciato nel giardino confinante delle compresse “EM 75”, riconducibili al farmaco Eutirox 75 (ormone sintetico). Un pericolo per il piccolo figlio dell’assessora che, se la avesse raccolte e ingerite, sarebbe potuto finire avvelenato.

Una diatriba, quella tra i vicini, sfociata in violenze fisiche e verbali. “Tu non sai chi sono io, sono un’avvocata di fama, con studio a Roma ed esperienze importanti sul campo – avrebbe sottolineato Doria durante una lite –. Nella mia abitazione posso fare quello che voglio, lo dice la legge ignorante”. Tra gli episodi segnalati nella denuncia depositata dall’accusa anche una colluttazione tra il marito di D’Ostuni e quello dell’avvocata, con il primo finito in ospedale per la frattura della mascella. Da parte sua, l’avvocato Chiara Doria replica: “Accuse costruite ad arte, la verità emergerà in tribunale”. L’udienza preliminare del caso è fissata per il 16 gennaio 2025, quando gli indagati dovranno presentarsi di fronte al gup del tribunale di Lecce, Alcide Maritati.

Riceviamo e pubblichiamo da parte dello Studio Legale Chiara Doria:
“In merito agli articoli pubblicati nelle ultime ore, desidero condividere alcune riflessioni per garantire chiarezza e rispetto verso chi segue questa vicenda. La narrazione che mi coinvolge in presunti episodi di molestie verso vicini di casa è gravemente distorta e in alcun modo veritiera e merita un’analisi attenta. I fatti riportati, che si basano su una sola versione degli eventi, trascurano un elemento cruciale: oltre un anno fa, sono stata io a presentare una denuncia contro le persone che ora avanzano queste accuse. La tempistica di questa nuova denuncia è certamente sospetta, soprattutto considerando la coincidenza con il procedimento già avviato sulla base della mia querela. È fondamentale ricordare che viviamo in uno Stato di diritto, dove il luogo appropriato per accertare la verità è il tribunale e non i media. La giustizia seguirà il suo corso, e ho piena fiducia negli organi competenti affinché emerga una visione completa e veritiera degli eventi. Trovo anche curioso come la mia partecipazione a programmi televisivi venga utilizzata come elemento narrativo, quasi a voler enfatizzare un presunto contrasto tra vita pubblica e privata. È evidente che l’attenzione mediatica, se non gestita con attenzione, può facilmente diventare uno strumento per distorcere i fatti a fini sensazionalistici. Rimango serena e concentrata, consapevole della mia estraneità rispetto a queste accuse. Il mio impegno, sia professionale che personale, è sempre stato orientato al rispetto delle leggi e alla difesa di chi si affida alla mia consulenza. Auguro a chi sceglie di speculare su vicende ancora da chiarire di trovare presto maggiore equilibrio e rispetto per il valore della verità. Nel frattempo, continuerò a esercitare con passione e dedizione la mia professione, che da anni rappresenta la mia più grande vocazione”.

Articolo aggiornato il 25/11/2024 alle ore 10.20

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