Una nave turistica, che sta effettuando un viaggio dedicato alle immersioni, è naufragata vicino alle coste di Marsa Alam, sul Mar Rosso, in Egitto: lo hanno reso noto le autorità egiziane, che parlano. A bordo c’erano 31 turisti di varie nazionalità, insieme a 14 membri dell’equipaggio. “Il governatore del Mar Rosso, Amr Hanafi, ha annunciato che 28 persone sono state soccorse fino ad ora dopo il naufragio, mentre proseguono le operazioni di ricerca per trovare 17 dispersi“: scrive su Facebook il Governatorato del Mar Rosso in Egitto senza fornire indicazioni sulle nazionalità di naufraghi e dispersi.
Al momento comunque non risulterebbero italiani coinvolti. L’ambasciata e il consolato italiani, si apprende da fonti della Farnesina, sono in contatto con le autorità egiziane che al momento non segnalano la presenza di italiani. L’ambasciata sta continuando a contattare tutte le autorità locali che sono coinvolte nelle operazioni di salvataggio per avere ulteriori conferme. Il giornale egiziano Al-Masry Al-Youm riporta quali sarebbero le nazionalità delle persone che partecipavano al viaggio: 4 tedeschi, 5 spagnoli, 2 belgi, 1 cinese, 2 statunitensi, 3 slovacchi, 2 svizzeri, 4 britannici, 2 polacchi, 4 egiziani, 2 norvegesi, 1 irlandese e 1 finlandese, a cui va aggiunto l’equipaggio, composto da personale egiziano.
L’imbarcazione di 44 metri si chiama Sea Story ed era partita da Marsa Alam il 24 novembre per un viaggio dedicato alle immersioni e sarebbe dovuta arrivare il 29 novembre a Hurghada Marina. L’allarme al centro di controllo delle operazioni di salvataggio è giunto intorno alle 5.30 di mattina.
“Sono partiti da Port Ghalib, di fronte all’aeroporto di Marsa Alam, e si sono fermati in tre posti per fare dello snorkeling” ma, “a causa del forte vento che c’è in questi giorni, purtroppo c’è stato un incidente” e “la barca è andata addosso a un reef“, una barriera corallina, ha detto all’Ansa una fonte locale, preferendo di restare anonima. Il Mar Rosso, una delle principali destinazioni turistiche in Egitto, attira milioni di visitatori ogni anno. Il settore turistico, cruciale per questo Paese di 105 milioni di abitanti in piena crisi economica, impiega circa due milioni di persone e contribuisce a oltre il 10% del suo Pil. L’incidente di oggi è almeno il terzo del genere segnalato quest’anno nei pressi di Marsa Alam. All’inizio di novembre, 30 persone erano state tratte in salvo mentre un’imbarcazione per immersioni stava affondando vicino al celebre reef di Deadalus. A giugno scorso, una ventina di turisti francesi erano stati evacuati indenni prima che la loro nave affondasse in un incidente simile. Un anno prima, tre turisti britannici avevano perso la vita quando un incendio aveva distrutto il loro yacht. Ogni giorno decine di barche per immersioni esplorano i reef corallini e le isole al largo delle coste orientali dell’Egitto, dove le regole di sicurezza, pur essendo rigide, vengono applicate in modo disomogeneo. Intanto le operazioni di ricerca proseguono in coordinamento con la Marina e le Forze armate.