Come si fa a parlare di violenza sulle donne ai bambini? La violenza sulle donne è un tema delicato, che potrebbe suscitare nei bambini turbamenti, ma non per questo non se ne deve parlare o metterli in guardia. Come fare? Come prevenire? Come trattare questa tematica in famiglia o all’interno di istituzioni? Innanzittutto occorre possedere una sensibilità tale da poter affrontare questo argomento. La violenza di genere non è solo l’aggressione fisica, ma anche violenza verbale che include vessazioni psicologiche, ricatti, minacce, persecuzioni. Pertanto occorre sensibilizzare i bambini e le bambine sin dalla tenera età, mettendoli in guardia per poter identificare gli atteggiamenti violenti che mancano di rispetto.
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata il 25 novembre, data istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, focalizza tutta l’attenzione pubblica su questo tema di grande urgenza e attualità, persino in un’epoca, come la nostra, che si definisce civilizzata. Un libro può essere un valido strumento per affrontare questa tematica, come Io sono Adila, la storia illustrata di Malala Youfazai, edito da Settenove, patrocinato da Amnesty International. Scritto da Fulvia Degl’Innocenti e illustrato da Anna Forlati, è la storia di una bambina, Adila, che, sulle orme dell’attivista Malala, trova il coraggio di imporsi e prendere delle decisioni per la sua istruzione, nonostante le vicende che agitano il Pakistan. Adila somiglia molto a Malala: ha i capelli scuri, gli occhi color nocciola ed è tanto brava a scuola. Ama le scienze, l’inglese, la matematica, studia il Corano e legge molti libri.
Adila ama molto andare a scuola, ma i genitori, soprattutto il padre, ha deciso che non deve più andarci, visto che ha già imparato a leggere, e preferisce che stia in casa al sicuro, ma grazie all’intervento della maestra, Adila riuscirà a vincere la sua battaglia e poter proseguire con gli studi. Raccontare ai bambini una figura così importante, come Malala Yousafzai, che parla di violenza fisica e verbale, rappresenta un valido esempio da seguire.
Malala è un’attivista pakistana, nata a Mingora, minacciata e ferita per aver lottato contro le violenze subite dalle bambine da parte dei talebani. Inizia prestissimo a mobilitarsi per i diritti delle donne soffocate dai divieti talebani, come studiare, ascoltare musica e vedere la televisione. Malala con coraggio si ribella a questo divieto, pagandone le conseguenze a un attentato alla sua persona. Una volta guarita ha deciso di dedicare la sua vita alla lotta per l’istruzione delle bambine e delle donne, fondando un’organizzazione che raccoglie fondi per consentire alle bambine di tutto il mondo di frequentare gli istituti scolastici. Malala è la più giovane nella storia ad aver ricevuto nel 2014 il premio Nobel per la Pace, divenendo il simbolo di una lotta fondamentale: assicurare a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi un’istruzione di base, in grado di fornire loro gli strumenti per migliorare la loro condizione ed esprimere la propria personalità.
Ogni argomento, come sostiene l’autrice Fulvia, può essere trasmesso ai bambini con un linguaggio e immagini a loro adatte, anche perchè, i bambini sentono quotidianamente parlare di questi temi nei telegiornali, alcune volte ne sono anche spettatori o vittime, oppure riguardano i loro coetanei. “Occorre restare autentici, senza edulcorare, sfumare sui particolari più crudi e soprattutto scegliere storie che aprano alla speranza.” Il messaggio è che tutte le bambine del mondo possano sentirsi libere di poter esprimersi, amare e vivere secondo i propri sogni, senza violenze da parte di un uomo e non solo anche da parte della propria cultura. Sarà una visione utopica, ma occorre crederci e agire fino in fondo, affinchè ci sia un mondo giusto che tuteli le bambine che saranno le future donne del domani.
TITOLO: Io sono Adila. Storia illustrata di Malala Yousafzai
AUTORE: Fulvia Degl’Innocenti
ILLUSTRAZIONI: Anna Forlati
EDITORE: Settenove
Età consigliata: dai 6 anni