La nuova MINI Aceman debutta come simbolo di un cambiamento radicale per il brand britannico di proprietà del gruppo Bmw. Questo modello incarna una visione che intreccia innovazione, sostenibilità e attenzione alle esigenze delle città moderne. Presentata presso la SOS – School of Sustainability di Mario Cucinella, la Aceman è il tassello di un progetto più ampio che include iniziative di rigenerazione urbana e design circolare. Una MINI che, pur mantenendo il DNA iconico del brand, guarda al futuro con determinazione e consapevolezza.

La Aceman è il primo crossover completamente elettrico per la casa di Oxford, progettato su una piattaforma dedicata per garantire maggiore efficienza, spazio e versatilità rispetto ai modelli precedenti. Con una lunghezza di 4,05 metri, si posiziona tra la Cooper SE e la Countryman, offrendo un’identità completamente nuova.

Disponibile in tre versioni – E, SE e John Cooper Works – garantisce potenze da 184 a 258 CV e autonomie fino a 405 km nel ciclo WLTP, rendendola una soluzione adatta sia alla mobilità urbana che alle gite fuori porta. Gli interni della Aceman puntano sulla sostenibilità: materiali riciclati e tessuti stampati in 3D sostituiscono completamente la pelle, mentre la plancia centrale ospita un display OLED circolare, una novità assoluta per MINI, che integra tutte le funzionalità di infotainment. Questo approccio minimalista, definito “Charismatic Simplicity”, riduce al minimo gli elementi superflui per creare un abitacolo funzionale e tecnologicamente avanzato.

Durante la presentazione della Aceman, MINI ha svelato il progetto “Urban Furniture for Urban Regeneration”, realizzato in collaborazione con SOS – School of Sustainability e Plastic Free. Il progetto, sviluppato con studenti di architettura e design sostenibile, punta a trasformare i rifiuti urbani raccolti nelle iniziative di Plastic Free in arredi urbani innovativi. Il risultato è un padiglione modulare e interattivo, progettato per diventare un punto di ritrovo per le comunità urbane. Realizzato con oltre 400 kg di plastica riciclata, alluminio e materiali eterogenei, l’installazione include sedute realizzate con stampa 3D e una struttura “a nuvola” per offrire protezione e ristoro. L’obiettivo è creare spazi che favoriscano la socializzazione, sensibilizzando al tempo stesso sull’importanza della circolarità e della riduzione degli sprechi. Questa iniziativa si inserisce nella strategia di MINI, volta a reinterpretare il concetto di auto non solo come mezzo di trasporto, ma come elemento di un ecosistema più ampio.

Tornando alla Aceman, durante il test drive ha confermato le sue doti di scatto e agilità. Il motore elettrico, oltre alla silenziosità, offre una risposta immediata adatta al traffico cittadino, mentre la posizione di guida rialzata ne migliora la visibilità e il controllo. Il bagagliaio, con una capacità espandibile da 300 a 1.005 litri, aggiunge un tocco di versatilità che la rende perfetta anche per usi extraurbani. Tra le innovazioni spicca l’assistente vocale Spike, un compagno digitale che non solo semplifica la gestione del veicolo, ma aggiunge un livello di personalizzazione inedito.

La guida è ulteriormente migliorata dai sistemi avanzati di assistenza, come il mantenimento della corsia, il cruise control adattivo e la frenata automatica, che garantiscono sicurezza in ogni condizione. Con la Aceman e i progetti di rigenerazione urbana, MINI dimostra di andare oltre la semplice offerta di automobili, cercando un impatto positivo sulle città e sulla società, con un occhio di riguardo per l’ambiente e le future generazioni. La MINI Aceman viene proposta con prezzi che partono da 35.000 euro per la versione base MINI Aceman E, arrivano a 41.000 euro per la versione SE. 48.000 euro per la top di gamma John Cooper Works in arrivo con il nuovo anno.

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