di Giuseppe Paris
Leggo in questi giorni, a proposito del processo di rinnovamento del M5S, che sarebbe un percorso inutile, privo di prospettive; qualcuno addirittura parla di fine dei M5S.
Dopo aver seguito la diretta streaming della prima giornata di Nova sono portato a pensare l’esatto contrario: il M5S si sta mettendo in gioco, con argomenti concreti, coinvolgendo le persone sulle singole questioni, senza eccezione alcuna. Questo percorso, che nel panorama politico italiano rappresenta un’eccezione alla regola che le scelte avvengono nel ristretto cerchio delle segreterie dei partiti, viene attaccato, in particolare dalla stampa schierata a destra e a sinistra. Forse perché si è perso il concetto che la democrazia è un processo che dovrebbe coinvolgere i cittadini, farli sentire attori delle scelte e non semplici comparse, gregge da coinvolgere solo in occasione delle tornate elettorali.
L’esperienza del M5S, attraverso alti e bassi, è l’unico elemento positivo nella stagnazione del panorama politico italiano degli ultimi trenta anni, esperienza che ci ha risvegliati dopo la rassegnazione alla peggiore politica della stagione del berlusconismo, con la compiacente assenza di una vera opposizione, soprattutto da parte del Partito democratico. Il M5S, in questo senso, incarna lo spirito autentico della nostra Costituzione che vuole il popolo partecipe delle scelte politiche. Quindi chi voleva un movimento in crisi dovrà ricredersi, ammesso che abbia l’onesta intellettuale per farlo, in primis il garante e alcuni dei Grillo-boys, che in questi giorni si sono dati da fare per mettere i bastoni tra le ruote a Conte. Nonostante questo, il quorum dei partecipanti alla votazione sul nuovo corso del M5S è stato raggiunto e questo, di per sé, è già un grande successo.