“A Natale porta pace e gioia in Africa: avranno una canzone di speranza per sopravvivere”. Ve lo ricordate? È uno dei refrain di Do They Know It’s Christmas. Già detta cosi: “una speranza per sopravvivere”, rivolta a un miliardo e passa di persone (di cui oggi quasi 300 milioni economicamente equiparabili alla classe media italiana) fa venire voglia di rispondere con un sonoro “MaVaffa…”.

Chiariamo: il significato delle parole in quel brano negli anni 80 avevano un suo perché e in qualche modo volevano istillare una specie di senso di colpa verso quei bianchi che facevano finta di non sapere che non fosse Natale per tutto il pianeta. Ma oggi? Se allora – quella prima volta nel 1984 – l’iniziativa ebbe certamente il pregio di portare l’attenzione del mondo sulle devastanti carenze alimentari dell’Etiopia e senza dubbio ha salvato migliaia di persone dalla morte, in molti ritengono che comunque sia – anche senza volerlo – abbia contribuito ad innescare l’avvio di una quella che poi diventerà la fiorente industria paternalistica la cui missione era quella di “salvare l’Africa”.

Per celebrare i 40 anni dalla prima versione della canzone, ideata nel 1984 da Bob Geldof, una nuova edizione dal titolo Do They Know It’s Christmas – 2024 Ultimate Mix sarà ora remixata per includere le esibizioni dell’originale insieme alle altre versioni del 2004 e del 2014 fondendo dunque insieme le voci di diverse generazioni.

Il brano nella nuova versione – Do They Know It’s Christmas – 2024 Ultimate Mix – sarà lanciato in anteprima sulle piattaforme radio e di streaming il 25 novembre, e sarà anche pubblicato su cd e vinile il 29 novembre. Nella versione del 2014 un toccante silenzio, in sottofondo solo il sibilo di un respiro tra le maschere, un corpo magrissimo, riverso su un materasso senza rete, portato via con struggente lentezza era l’incipit del video promozionale. Vedremo, dieci anni dopo, l’immagine dell’Africa contemporanea per vendere i dischi sarà ancora quella di povertà, lacrime e sangue.

In dibattito in questi giorni è particolarmente acceso tra gli afro-discendenti (soprattutto in Inghilterra) che pur rispettando l’iniziativa di 40 anni fa oggi protestano vivacemente contro il rilancio della solita immagine distorta, offensiva e inaccettabile di un intero continente visto ancora come un cestino dell’elemosina per la carestia e che ha bisogno degli occidentali bianchi per salvarsi.

L’Africa non è il mendicante del mondo ecco perché riproporre ancora oggi 40 anni dopo, il Live Aid in qualsiasi forma – dato l’era che rappresenta – è un’idea abbastanza oltraggiosa.

La pensa così anche uno dei protagonisti della nuova edizione mix 2024. “Non mi è stato chiesto il permesso per questa nuova uscita di Band Aid 40 e se avessi avuto scelta, avrei rifiutato l’utilizzo della mia voce”. Ed Sheeran – tra le star presenti nel nuovo remix – ha fatto sapere di non poter impedire l’uso della sua immagine nel nuovo progetto Do They Know It’s Christmas – 2024 Ultimate Mix (non ha diritti di autore sulla sua partecipazione nel video del 2014).

Ma tant’è alla discografia inglese non si comanda, aspettiamo il video e vedremo.

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