Il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, Siisl, ha più di un anno. E’ stato varato il primo settembre 2023 con l’avviso del Supporto formazione e lavoro (Sfl), l’indennità destinata alle persone in stato di povertà assoluta ma ritenute “occupabili” e quindi non meritevoli dell’Assegno di inclusione (Adi), la misura che da quest’anno ha sostituito il Reddito di cittadinanza. Come sia andato l’esperimento lo hanno raccontato i percettori di Sfl e Adi e lo dicono le cronache, non certo il ministero di Marina Calderone che, in particolare sul Supporto formazione e lavoro, ha fatto calare il silenzio e sparire i dati. Così, dopo i cortocircuiti dei primi mesi e i disservizi che l’utenza ha continuato a segnalare, non è chiaro se la piattaforma Siisl abbia davvero aiutato qualcuno nella ricerca di un posto di lavoro.
Di nuovo, dal 24 novembre, c’è ora che a finire nello strumento del ministero del Lavoro e gestito dall’Inps saranno anche tutti coloro che presentano domanda per la Naspi o la Discoll: verranno automaticamente iscritti al Siisl, che in teoria dovrà collegare in modo diretto i disoccupati con le opportunità lavorative del territorio. La differenza rispetto al primo anno di vita di Siils, dunque, dovrebbe essere la platea, più attivabile nel mercato rispetto agli “occupabili” che per lo più erano over 50, spesso distanti dal mondo del lavoro, con basse o bassissime qualifiche. Una volta iscritti, i disoccupati potranno personalizzare il proprio profilo, indicando competenze, esperienze lavorative e tipo di offerte alle quali sono interessati. Con capacità tutte da provare, il sistema incrocerà i dati con le offerte di lavoro suggerendo al disoccupato le opportunità che fanno al caso suo. Non ultimo, la nuova Siisl offrirà servizi di orientamento professionale, consulenza per compilare il proprio curriculum e la simulazione di colloqui di lavoro. A partire dal 18 dicembre, poi, anche tutti gli altri cittadini potranno iscriversi volontariamente, creando il proprio profilo.
Finora, paradossalmente, senza accesso alla piattaforma erano stati i centri per l’impiego. Tanto che agli “occupabili” del Sfl non sapevano cosa dire, se non di rivolgersi all’Inps che a sua volta li rimandava ai centri, inutilmente. “Inps sta lavorando perchè i centri per l’impiego abbiano accesso diretto a Siisl. Credo sia a breve questa possibilità in aggiunta ad altri servizi messi a loro disposizione. Purtroppo occorrono dei tempi per fare le cose e migliorarle”, dice oggi su X Vincenzo Caridi, capo dipartimento per le politiche del lavoro del ministero. “Purtroppo” possono sicuramente dirlo i poveri percettori di Sfl, che hanno visto scadere l’indennità senza ottenere nessuno dei servizi annunciati ora. Meglio tardi che mai? Lo diranno i dati, se mai li vedremo pubblicati. Intanto anche i beneficiari di Naspi e Discoll devono fare attenzione. Una volta inserite nel sistema le domande, il beneficiario avrà 15 giorni per accedere e completare il patto di attivazione digitale, aggiornare il proprio curriculum, redigere il patto di servizio personalizzato, che sarà poi finalizzato al centro per l’impiego, e infine indicare le agenzie per il lavoro scelte. Solo allora avrà accesso alle offerte di lavoro. Ma i disoccupati che non rispettano obblighi e tempi andranno incontro a sanzioni progressive, fino alla perdita del beneficio e dello stato di disoccupazione.