Roma, 24 mar. (Adnkronos) - Qual è il ruolo dell’Europa e dell’Italia in un mondo che cambia rapidamente? Quali leve possono rendere il nostro Paese più competitivo, resiliente e attrattivo, soprattutto nei settori strategici come il Life Science? A queste e molte altre domande ha risposto oggi l’incontro 'Le autonomie strategiche nel nuovo scenario globale', ospitato nella sede di Lilly Italia a Sesto Fiorentino, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali del livello europeo, nazionale e regionale, tra cui il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco di Firenze, Sara Funaro e la console generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, Daniela Ballard. L’iniziativa è il primo appuntamento del ciclo 'Future Callin – Dialoghi di policy', promosso dal Comitato Public Affairs dell’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham), con l’obiettivo di avviare un confronto costruttivo tra istituzioni e imprese sulle grandi trasformazioni in atto.
Tema centrale dell’incontro - informa una nota - sono state le autonomie strategiche nel nuovo scenario globale, ovvero la capacità dell’Europa, e dei suoi Stati membri, di agire in modo indipendente nei settori chiave come salute, energia, difesa, tecnologia e industria. Autonomie che non equivalgono a chiusura, ma a una maggiore capacità di fare sinergie strutturate per guidare scelte e reazioni, attraverso il dialogo con partner di fiducia, come da sempre lo sono le aziende americane impegnate sul territorio italiano e le aziende italiane impegnate in Usa. "Mi fa molto piacere - afferma Ballard - che un evento di tale rilevanza a livello nazionale ed europeo si svolga qui in Toscana, presso la sede di Eli Lilly, un’eccellenza americana. Sono lieta che l’importante dibattito di oggi affronti temi fondamentali come il commercio e gli investimenti, nonché la stabilità e l’affidabilità della catena di distribuzione, elementi cruciali nell’attuale mercato globale".
Questo primo incontro ha approfondito le sfide e le opportunità per le filiere legate alle politiche di rafforzamento delle autonomie strategiche, nonché a promuovere proposte concrete per affrontare i cambiamenti globali in atto per trasformare le autonomie in sinergie strategiche. "Le autonomie strategiche - osserva Giani - permettono una riduzione delle vulnerabilità nelle filiere critiche e un rafforzamento delle capacità in campi come la salute, l’energia, la tecnologia e l’industria, andando a rafforzare resilienza e competitività del 'Sistema Paese'. La Toscana ha una lunga tradizione di accoglienza ed eccellenza in molte di queste filiere e, partecipare ad un confronto internazionale di questo rilievo, dimostra la volontà di continuare a trovare forme di collaborazione tre le due sponde dell’Atlantico. Sostenere l’autonomia strategica europea significa anche valorizzare le competenze e le filiere che continuano a credere ed investire sul nostro territorio, promuovendo sviluppo, occupazione e competitività. La sinergia tra istituzioni e imprese è la chiave per costruire un ecosistema che crea valore sia per l’interscambio commerciale con gli Stati Uniti sia per i flussi bilaterali di investimenti".
"Accogliere sul nostro territorio un confronto di questo livello è un segnale importante - sottolinea Funaro - Firenze è ricca di eccellenze imprenditoriali e di ricerca, e il dialogo tra il territorio e gli altri livelli istituzionali può rappresentare una leva decisiva per valorizzare e ottimizzare il Sistema rafforzando questo patrimonio e, al contempo, strutturando una maggiore coesione. È solo attraverso la sinergia tra pubblico e privato, tra istituzioni locali e imprese globali, che possiamo riconsiderare le sfide come opportunità e costruire un futuro più forte, equo e innovativo per tutti".
L’autonomia strategica è un nodo cruciale per i settori chiave che incidono sulla sicurezza nazionale, la competitività economica e il benessere sociale, tra cui in prima linea il settore life science che garantisce innovazione e cure ai cittadini. Un settore resiliente ed attrattivo necessita di una maggiore sinergia tra settore pubblico e privato attraverso politiche industriali stabili, incentivi mirati e un quadro regolatorio che favorisca l’accesso equo e tempestivo, per una sanità capace di affrontare le sfide future. "Come emerso dal confronto, serve una strategia nazionale per il Life Science, che parta da politiche industriali stabili, investimenti mirati e un contesto regolatorio favorevole all’innovazione, potenziato da un uso efficace dei dati sanitari - evidenzia Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access, Italy Hub di Lilly e presidente del Gruppo Pa di AmCham - Sono orgoglioso che Lilly ospiti questo primo appuntamento di un ciclo attraverso il quale vogliamo promuovere il confronto istituzionale sulle principali sfide di politica industriale in Italia e Stati Uniti nei differenti settori strategici, a partire da quello delle life sciences. Quattro incontri in diverse regioni d’Italia per anticipare i rischi e individuare opportunità di cooperazione, promuovendo il valore della reciprocità e collaborazione nella ricerca, produzione e generazione di innovazione dinamica. L’incontro di oggi – e quelli successivi – saranno fondamentali per promuovere proposte concrete e affrontare le principali sfide globali in atto, trasformando l’autonomia strategica in sinergia strategica".
I prossimi 2 incontri, che avranno come temi il futuro delle imprese in ottica Esg e opportunità e rischi dell’Ai tra Usa e Italia, si terranno presso le sedi italiane di aziende americane e di aziende italiane fortemente impegnate negli Usa. Il ciclo si concluderà a novembre con un evento pubblico in cui verrà presentato alle istituzioni un white paper riassuntivo delle sfide e delle proposte di policy emerse.