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Va a cercare la figlia scomparsa e viene trovato morto in un parcheggio: tutti i punti oscuri del giallo di Hannah Kobayashi. Il risveglio spirituale, il furto d’identità e l’aereo mai preso

Le ricerche di Hannah non si fermano. L'ultima volta che è stata vista, dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, era vestita con una felpa nera con cappuccio e pantaloni sportivi colorati

di Paolo Aruffo
Va a cercare la figlia scomparsa e viene trovato morto in un parcheggio: tutti i punti oscuri del giallo di Hannah Kobayashi. Il risveglio spirituale, il furto d’identità e l’aereo mai preso

Dopo aver cercato instancabilmente la figlia scomparsa per ben 13 giorni, si è suicidato. Si sta parlando di Ryan Kobayashi, il 58enne originario delle Hawaii, che si è tolto la vita domenica 24 novembre a Los Angeles. Questo è solo l’ultimo tassello di un’intricata vicenda che da giorni tiene banco sui media americani e che ha fatto il giro del mondo arrivando anche sui quotidiani italiani. I fatti: Hannah, 31 anni, è una ragazza hawaiana con la passione della fotografia. A inizio novembre decide di trascorrere del tempo con una zia che vive nella parte settentrionale dello Stato di New York. Quindi l’8 novembre prende un volo da Maui (isola dell’arcipelago hawaiano) a Los Angeles. Lì ha la coincidenza per New York. Ma Hannah, su quell’aereo, non è mai salita. Insieme a lei c’era anche l’ex fidanzato: i due avevano acquistato i biglietti prima di lasciarsi e, non potendo chiedere alcun rimborso, hanno preferito viaggiare insieme lo stesso per poi separarsi una volta arrivati nella Grande Mela. Lui finora pare che si sia dimostrato collaborativo nelle ricerche dell’ex fidanzata. Il viaggio della 31enne si è però interrotto a Los Angeles e da quel momento le poche notizie arrivate ai familiari sono state sempre più preoccupanti. Il 9 novembre Hannah è stata avvistata in una libreria del centro commerciale The Grove. Poi ha inviato dei soldi attraverso il cellulare, probabilmente a due persone esterne alla famiglia. Domenica 10 novembre, invece, ha partecipato a un evento nel negozio Nike dello stesso centro commerciale. Il giorno successivo, l’11 novembre, è l’ultimo in cui si hanno avuto sue notizie. Sua madre le ha scritto un messaggio, chiedendole se fosse arrivata a New York e lei ha risposto con un secco “Non ancora”.

Ciò che rende tutto ancora più inquietante sono i messaggi che Hannah ha mandato a un’amica dicendole che non si sentiva al sicuro e che qualcuno stava provando a rubarle l’identità e anche i soldi: “Sono stata ingannata da qualcuno che pensavo di amare”. A chi si stava riferendo Hannah, che ha anche parlato di un curioso “risveglio spirituale”? Parole che, tra l’altro, secondo la sorella e la madre, non è detto che siano state scritte veramente da lei. Hannah è stata avvistata in aeroporto e in metropolitana, e sembra che a un certo punto non fosse sola. “Con lei c’era una persona che non è stata identificata”, hanno rivelato gli inquirenti. “Non era in buone condizioni”, ha aggiunto la famiglia, che rimane in grande apprensione e in un momento di dolore, diventato ancora più grande con la morte di Ryan, il papà di Hannah che qualcuno dice sia morto “di crepacuore”, tanta era l’angoscia per la figlia scomparsa. Il suo corpo è stato ritrovato domenica scorsa intorno alle 4 del mattino sulla West Century Boulevard, vicino all’aeroporto di Los Angeles. L’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles ha stabilito però che è morto per suicidio: “Molteplici lesioni traumatiche da corpo contundente“.

Il suo corpo è stato ritrovato in un parcheggio vicino all’aeroporto. Ryan, che stava cercando sua figlia da 13 giorni, era stato visto fino a venerdì scorso distribuire volantini ai passanti a Los Angeles, chiedendo informazioni utili al ritrovamento di Hannah. Il Daily Mail aveva parlato con lui mentre stava organizzando le ricerche di Hannah: “Faremo tutto il possibile finché non l’avremo trovata. Abbiamo solo bisogno che la notizia si diffonda. Hannah è una persona meravigliosa e piena di gioia”. Poi, il tragico epilogo.

Le ricerche di Hannah non si fermano. L’ultima volta che è stata vista, dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, era vestita con una felpa nera con cappuccio e pantaloni sportivi colorati. Indossava anche delle cuffie e delle scarpe da ginnastica. Il suo telefono non è più raggiungibile. I familiari chiedono la collaborazione di tutti e anche un maggior impegno da parte delle forze dell’ordine. Sono ancora molte le domande senza risposta: dove si trova Hannah? È sola? È stata manipolata da qualcuno? Perché il suo viaggio si è interrotto così bruscamente e cos’è questo “risveglio spirituale?” Ma soprattutto: è ancora viva? L’auspicio, logicamente, è di ricevere nuove notizie, ma stavolta positive.

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