Barcellona, i tifosi e il club aspettano il grande ritorno al Camp Nou. Un’attesa che sta per concludersi, per un progetto di ristrutturazione da oltre 1 miliardo e mezzo di euro. L’Estadi Olimpic Lluis Companys, casa provvisoria sulla collina del Montjuic, verrà abbandonato non prima del prossimo anno: come sottolineato dai blaugrana, infatti, c’è una […]
Barcellona, i tifosi e il club aspettano il grande ritorno al Camp Nou. Un’attesa che sta per concludersi, per un progetto di ristrutturazione da oltre 1 miliardo e mezzo di euro. L’Estadi Olimpic Lluis Companys, casa provvisoria sulla collina del Montjuic, verrà abbandonato non prima del prossimo anno: come sottolineato dai blaugrana, infatti, c’è una regola della Uefa che sta frenando un ritorno in grande stile inizialmente previsto per il prossimo 30 novembre (prima data utile e coincidente con il 125esimo anniversario del club).
Un ritorno a casa posticipato: il regolamento Uefa
I lavori sono ormai conclusi, il cantiere del Camp Nou sta tornando ad essere un vero e proprio campo da calcio. Perché il Barcellona deve allora attendere il prossimo anno per traslocare nella nuova casa? C’è una normativa Uefa che impedisce il ritorno anticipato anche in Europa, come specificato dallo stesso club con una nota: “A causa delle normative Uefa che impediscono un cambio di stadio nella fase iniziale della Champions League e delle difficoltà logistiche e dei costi per mantenere operativi contemporaneamente due impianti di grande capienza, il Club ha deciso di continuare a giocare le sue partite casalinghe all’Estadi Olímpic Lluís Companys fino alla fine della fase iniziale della Champions League”. Dunque, il match contro l’Atalanta – valido per l’ottava giornata della prima fase di Champions e in programma il prossimo 29 gennaio – verrà comunque disputata al Montjuic. Non solo. La scelta del Barcellona ha anche un risvolto economico: il costo di una possibile gestione simultaneadi due stadi risulterebbe troppo elevato e decisamente non necessario. Per queto motivo, è stato posticipato anche l’esordio in Liga al Camp Nou.
Il debutto nel “nuovo” stadio
Stando al calendario e ai vari possibili scenari, il debutto in grande stile è previsto per la partita di campionato contro il Rayo Vallecano del prossimo 16 febbraio. Nel caso in cui il Barcellona non dovesse qualificarsi tra le prime otto della Champions League (che gli garantirebbe l’accesso diretto alla fase a eliminazione diretta), i playoff anticiperebbero l’esordio di Lewandowski e compagni. Se classificati tra il 17esimo e il 24esimo del girone unico, i blaugrana giocherebbero l’11 o il 12 febbraio (tra il 9 e il 16esimo, invece, la partita verrebbe disputata il 18 o il 19 dello stesso mese, comunque dopo l’esordio assoluto con il Rayo). Solo questione di tempo. Il conto alla rovescia è cominciato: presto Barcellona ritroverà la sua storica casa.